Ascoli Piceno, 3 agosto 2013 - "Ugl e Usb non hanno messo la loro firma sul verbale di riunione prodotto al Ministero dello sviluppo economico per l’Haemonetics: a differenza di Cgil, Cisl e Uil e delle istituzioni presenti, la maggioranza della Rsu (due rappresentanti Ugl e uno Usb) e l’Ugl hanno deciso di non condividere il percorso tracciato dal documento. "Siamo pronti a trovare giuste soluzioni per i lavoratori — ha esordito Andrea Quaglietti, segretario Usb — e per salvaguardare il sito, ma qui l’unica certezza sono gli ammortizzatori sociali. A questi non siamo contrari, ma devono servire a salvaguardare i dipendenti all’interno di un progetto alternativo di ripresa per rioccupare tutti coloro che non potranno andare in pensione con gli ammortizzatori, visto che questi ultimi sono al massimo una ventina" .

Nell’assemblea di ieri mattina si è parlato proprio di questo e, ha spiegato Serena Fanini (Rsu Ugl), "il passaggio è stato positivo". La cassa integrazione per cessazione di attività e il paragrafo sui contenziosi non sono stati digeriti da Usb e Ugl: "Chiediamo alle istituzioni e a Confindustria — ha aggiunto Quaglietti — di discutere le condizioni intorno ad un tavolo con questo potenziale acquirente. I lavoratori sono pronti a trovare soluzioni sui contenziosi, che restano comunque legittimi, ma non a rinunciarvi. Il verbale sarebbe stato condivisibile se i discorsi su contenziosi ed ammortizzatori sociali fossero stati accompagnati da un progetto serio su cui confrontarsi: le istituzioni devono favorire l’incontro con l’eventuale acquirente".

Simona Fanini, dopo aver criticato il management, ha preso di mira i rappresentanti istituzionali: "Cosa intendono quando dicono che ci sono vicini? Al nuovo imprenditore dico che i lavoratori sono pronti anche ad una co-gestione e a fare rinunce, purché concertate e accompagnate da determinate garanzie. Non siamo pronti — ha aggiunto — a chiudere i contenziosi ‘al buio’". Le cause in corso sono 96, come ha spiegato l’avvocato Elisabetta Morganti: "Nessuno mi ha chiesto di ritirare i ricorsi già presentati". Nel verbale si parla di ‘soluzione negoziata’ ma Usb e Ugl vogliono certezze sul futuro: "Perché un’azienda che produce con eccellente qualità chiude?" si è chiesto Domenico D’Antonio, Rsu Usb. La conclusione, con una coda polemica nei confronti degli altri sindacati ("hanno perso il contatto con i lavoratori" ha detto Quaglietti), è chiara: Usb e Ugl non firmeranno quel verbale così com’è.
 

Daniele Luzi