San Benedetto del Tronto (Ascoli), 10 marzo 2014 - Notte di fuoco a San Benedetto del Tronto dove, intorno alle ore 23,00 di domenica è andato a fuoco lo chalet-discoteca “Medusa” sul lungomare Trieste. In poco tempo le fiamme hanno divorato l’intero piano terra che ospita il locale da ballo, aperto il venerdì e il sabato. L’incendio è divampato poco dopo le ore 23 e a nulla è valso il tempestivo intervento dei vigili del fuoco.

I danni sono elevati (FOTO). L’edificio, ad ogni modo, resta agibile. Nessun danno al primo piano, dove si trova il ristorante.

L’ipotesi più attendibile resta quella del dolo, ma gli investigatori del commissariato di pubblica sicurezza e gli stessi vigili del fuoco, al momento non hanno confermato le voci secondo cui sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile.

E’ certo che l’incendio è partito sul lato mare, come accadde la notte fra il 5 e il 6 febbraio scorso, quando un altro incendio danneggiò seriamente lo chalet Il Tritone sul lungomare di Porto d’Ascoli (FOTO). La stessa notte andò a fuoco anche la macchina che separa i rifiuti presso la Italservizi, sempre a Porto d’Ascoli. Incendi su cui pesa il sospetto del dolo, ma non sono state trovate prove certe, neppure dalle telecamere a circuito chiuso.


La titolare della ditta che gestisce lo stabilimento balneare, Maria Serena Scaramucci, che per prima ha visto le immagini dell’incendio arrivate in tempo reale sul suo telefonino, attraverso le telecamere di sorveglianza, non ha dubbi e parla di incendio doloso: "Sono purtroppo costretta a comunicare che ieri sera soggetti ancora ignoti hanno incendiato il nostro locale. Attraverso le telecamere di sorveglianza che sono istallate nel locale e collegate al mio telefono intorno alle ore 23,00 ho visto del fumo e abitando a poche centinaia di metri da lì, mi sono precipitata a vedere cosa fosse successo ed ho trovato già sul luogo i vigili del fuoco che erano già stati allertati probabilmente da alcuni passanti. Il nostro morale e quello di tutto il nostro staff è fortemente provato ma siamo abituati a lavorare duramente ed anche questa volta ci tireremo su le maniche per cercare di ripartire per continuare ad essere il locale più prestigioso e frequentato della riviera del Tronto. Vogliamo ringraziare per la tempestività, la cortesia e la sincera vicinanza, gli uomini della Questura e dei Vigili del fuoco di San Benedetto Del Tronto nonché tutti coloro che ci hanno già fatto pervenire direttamente e attraverso i social network migliaia di messaggi di solidarietà e da questi ultimi prenderemo l'ulteriore energia necessaria a superare questo terribile momento».


Dura la dichiarazione del sindaco Giovanni Gaspari: “L’incendio che ha interessato lo stabilimento balneare La Medusa lascia quantomeno preoccupati. Non posso non andare con la memoria all’analogo episodio accaduto poche settimane fa con l’incendio divampato in un altro stabilimento balneare in contemporanea con quello che ha colpito un’azienda del nostro territorio. Ovviamente non sono in grado di trarre nessuna conclusione, perché il lavoro degli inquirenti è ancora in corso. Ho la certezza che forze dell’ordine e magistratura sapranno chiarire i contorni di questi episodi che, al momento, destano inquietudine. Nel frattempo, mi si permetta di affermare con forza che questa è terra di rispetto delle regole, che rifiuta ogni forma di violenza fisica o psicologica, di sopraffazione. Non arretreremo di un millimetro e chiedo a tutti i sambenedettesi non solo di segnalare ogni episodio, anche quello apparentemente meno significante, che si ponga al di fuori di questi principi, ma di far sentire, in ogni forma possibile, tutta la solidarietà alle persone danneggiate e il sostegno incondizionato agli organi inquirenti che stanno lavorando intensamente su questi episodi. Manteniamo alta, tutti insieme, l’attenzione su quanto ci accade attorno, perché la vigilanza collettiva e diffusa è il miglior presidio a tutela della sicurezza e dello Stato di diritto”.

Marcello Iezzi