Ascoli, 12 aprile 2014 - ARRIVERÀ ad Ascoli il primo “Jazz” d’Italia. L’ultimo modello di vettura adottato da Trenitalia sarà infatti battezzato sulla linea Ancona-Ascoli. La Regione Marche è stata tra le prime ad acquistare i nuovi e modernissimi convogli, con tanto di taglio del nastro lo scorso lunedì ad Ancona con il presidente Spacca. Così, lunedì mattina, alle 12.30, il primo treno jazz della penisola farà ingresso nella stazione del capoluogo piceno. A bordo ci saranno anche il sindaco Castelli, il dirigente regionale di Trenitalia, Antonini, oltre a dirigenti e amministratori della Regione Marche. Agli efficenti e moderni “Minuetto”, impegnati sulla tratta che collega con Ancona, attivi fin dall’elettrificazione della linea Ascoli-Porto d’Ascoli avvenuta a giugno del 2013, si aggiungono ora le nuove vetture. Ecco nel dettaglio alcune caratteristiche diffuse in una nota dal Comune di Ascoli. Il nuovo treno utilizza materiali riciclabili per il 95%, garantisce ridotte emissioni in atmosfera di Co2 ed ha bassi consumi energetici. L’illuminazione per i passeggeri è a led, con taratura automatica in funzione della luce esterna e i sistemi di climatizzazione sono regolati anche in funzione del numero di persone presenti nelle carrozze. Il nuovo elettrotreno, prodotto da Alstom Ferroviaria, si aggiunge alla famiglia dei treni “musicali”: Vivalto e Minuetto. Dotato di quattro motori raggiunge i 160 chilometri orari, la sua composizione varia da quattro a cinque vetture e dispone di 292 posti a sedere.

“Jazz” garantisce inoltre livelli di sicurezza e affidabilità paragonabili a quelli dei treni Alta Velocità. Ogni carrozza è dotata di un impianto di videosorveglianza con telecamere interne ed esterne e i sistemi di comunicazione con il personale di bordo tutelano la tranquillità dei passeggeri. L’ampia visibilità interna, senza “zone d’ombra”, rassicura i passeggeri che viaggiano da soli e in orari di scarsa frequentazione. Le persone anziane o con difficoltà motorie, grazie alle pedane retrattili e agli accessi alle carrozze “a raso”, non devono affrontare scale in salita o discesa, né superare dislivelli fra il piano del treno e la banchina.

Domenico Cantalamessa