Acquaviva, fa retromarcia e investe la sorella

La donna è deceduta in ospedale alcune ore dopo l’incidente

Acquaviva, il sopralluogo dei carabinieri (Foto Iezzi)

Acquaviva, il sopralluogo dei carabinieri (Foto Iezzi)

Ascoli, 23 agosto 2016 - Investe accidentalmente la sorella facendo retromarcia con la sua auto sotto casa. La donna, Luciana Gasparrini, di 83 anni, muore all’ospedale mentre i medici la stavano operando. Tragedia familiare ad Acquaviva Picena. L’incidente è accaduto alle 10 di ieri in piazza XXV Aprile, lungo la strada che dal paese scende verso il cimitero, cento metri prima dell’incrocio regolato dal semaforo. La donna era rimasta sempre lucida, aveva parlato con i familiari prima di essere trasferita al Pronto soccorso dell’ospedale di San Benedetto a bordo di un’ambulanza del 118. Sembrava cosa di poco conto, ma durante il trasferimento al nosocomio si è aggravata, poi gli accertamenti diagnostici hanno rilevato la presenza di un’emorragia interna e subito è stata trasferita in sala operatoria per tentare un intervento estremo. L’83enne però è morta sotto i ferri.

La salma è stata messa a disposizione nell’obitorio dell’ospedale Madonna del Soccorso. Del caso si stanno occupando i carabinieri del nucleo operativo radio mobile di San Benedetto, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Ascoli, Umberto Monti. Secondo una prima ricostruzione del tragico evento, che ha scosso gli abitanti di Acquaviva Picena, Luciana stava passando davanti alla rimessa attrezzi, nel piano seminterrato dellabitazione, proprio mentre il fratello stava cercando di uscire dal locale in retromarcia con la Fiat Panda 4X4. La donna è stata urtata dalla vettura ed è caduta. I familiari hanno chiamato subito il 118, ma la situazione sembrava sotto controllo.

Nel primo pomeriggio, invece, la morte a seguito di un’emorragia. Sul posto sono tornati di nuovo i carabinieri che hanno approfondito gli accertamenti e posto sotto sequestro la vettura. Probabilmente Lelio, il nome del fratello della vittima, non l’ha vista perché davanti all’ingresso della rimessa attrezzi ci sono abbondanti rami di vegetazione che scendono dall’alto fino a terra. E’ una delle ipotesi dei familiari della vittima, ma degli accertamenti si stanno occupando i militari. Nessuno poteva immaginare un così tragico epilogo, poiché Luciana ha parlato con i soccorritori, con i familiari e perfino con i carabinieri che erano arrivati per eseguire gli accertamenti ancor prima che l’ambulanza si dirigesse al Pronto soccorso.