Ascoli, con 'Resto a casa' assistenza domiciliare gratuita ai malati di Alzheimer

Il progetto, che durerà un anno, è stato promosso dalla cooperativa Gea. Prevede anche formazione, laboratori terapeutici, corsi di yoga della risata e pet therapy

La presentazione del progetto con il sindaco Castelli

La presentazione del progetto con il sindaco Castelli

Ascoli, 21 febbraio 2018 – Assistenza domiciliare gratuita, laboratori terapeutici, yoga della risata e pet therapy. Tutto questo è “Resto a casa”, un progetto dedicato ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie. I servizi previsti dall’iniziativa sono diversi: dal piano di intervento personalizzato a una cartella socio-sanitaria digitale; e poi vari ausili tecnologici per la rilevazione di parametri fisiologici e il monitoraggio del paziente; corsi di formazione per caregivers e un punto di ascolto.

Destinatarie dell’iniziativa, che durerà un anno, saranno quindici famiglie selezionate. Non sarà rilevante il reddito: essendo un progetto sperimentale, il gruppo di lavoro deciderà valutando gli stadi della malattia, cercando quindi di coinvolgere per un terzo pazienti che si trovino all’inizio della malattia, per un terzo in una fase intermedia e riservando i restanti posti a situazioni più gravi. L’assistenza domiciliare durerà cento ore e il personale specializzato interverrà anche su richiesta per particolari esigenze. I malati avranno a disposizione un’équipe di professionisti, volta ad ottenere il benessere dell’assistito e del familiare che se ne prende cura. Per formare al meglio i futuri caregivers e i professionisti che supporteranno le famiglie (assistenti sociali ,psicologi, fisioterapisti, educatori professionali, Oss, infermieri, logopedisti, medico specialista) sono previsti due corsi gratuiti di formazione sull’approccio bio-psico-sociale. Uno specifico per i professionisti che formeranno l’equipe: quattro incontri da otto ore con rilascio di crediti Ecm. L’altro prevede nove incontri da due ore ed è aperto a tutte le famiglie con le stesse problematiche.

“I componenti dell’equipe – ha spiegato Carlo Nardella della Gea, cooperativa promotrice del progetto – saranno 35 e tutti provenienti dall’Ascolano. Una novità per quanto riguarda le attrezzature sarà un braccialetto che permetterà ai familiari di rintracciare il paziente se dovesse allontanarsi dal domicilio”. “Questo progetto – ha aggiunto Giovanna Picciotti, direttore del distretto di Ascoli-Area Vasta 5 – integra in modo eccellente l’offerta di servizi che abbiamo. A fronte di una situazione in cui nel nostro distretto abbiamo 109mila residenti e 1.200 malati di Alzheimer”. L’iniziativa è realizzato assieme alla Fondazione Cassa di Risparmio e coinvolge vari partner: i servizi sociali del Comune, l’Asur area Vasta 5, Confartigianato imprese Ascoli-Fermo, l’Associazione nazionale anziani e pensionati- servizi per La terza età, Ced servizi srl.