Force, il veggente ha deciso di andarsene. Ecco la lettera inviata al vescovo

Christian Del Vecchio svolgeva la propria missione nella canonica di Quinzano con il gruppo Amarlis e negli ultimi giorni intorno a lui si era creato tanto mistero

Del Vecchio con padre Amorth

Del Vecchio con padre Amorth

Ascoli, 28 settembre 2017 - Il discusso veggente Christian Del Vecchio ha deciso di lasciare Force. L'uomo, che ha un'età compresa tra i 30 e i 35 anni, ha infatti indirizzato una lettera al vescovo Giovanni D'Ercole, nella quale annuncia di volersi allontanare momentaneamente da Ascoli. Del Vecchio, fondatore del movimento 'Amarlis', più volte ha ribadito di aver avuto delle apparizioni e ritiene di aver scoperto un olio santo, trasudato da alcune piante, richiamando spesso tanti fedeli nella canonica della chiesa di Quinzano, frazione di Force, da ogni parte d'Italia.

Negli ultimi giorni il veggente ha fatto molto parlare di sé, suscitando una grande attenzione da parte dei media nei confronti di 'Amarlis'. “Per evitare alla diocesi il disagio che i media stanno creando prendendo di mira la mia persona e l'associazione decido, almeno per ora, di allontanarmi – ha scritto Del Vecchio nella lettera indirizzata al vescovo. Ringrazio lei, monsignor D'Ercole, per la comprensione e la vicinanza nella preghiera che spero assicurata. Intendo così essere più libero di potermi difendere e nel tutelarmi dalle calunnie e diffamazioni, cercando di evitare altri impicci alla diocesi e alla sua persona Eccellenza. Sono certo che la verità trionferà e per questo offro la sofferenza di questo momento e sono grato a tutti coloro che mi sostengono con il loro affetto e la loro preghiera. Mi metto come sempre, memore delle parole e promesse che mi fece Ella Medesima incaricandomi di questa missione, nelle mani della Santa Vergine, la Madonna Santissima. Perdono di cuore, benedico e prego per tutti coloro che, mossi da Dio solo sa quali ragioni, cercano di farmi del male. Chiedo perdono a lei e alla Chiesa tutta se pur non volendo, sono stato causa di divisione invece che di unità tanto desiderata dal cuore della Vergine. Offro specialmente per lei Eccellenza e per la sua missione sempre più attuale, ogni cosa 'al Datore di ogni bene'.

'Voglia la Santa Vergine benedirci tutti e vederci cantare, un giorno, insieme, come spine già fiorite in Paradiso – ha concluso Del Vecchio - per l'eternità i Suoi cantici e le meraviglie che Dio le ha dato. Sono certo che dal Suo trono di gloria la Madonna e coloro che le sono sudditi in cielo prenderanno cura della missione che fino ad ora ho svolto indegnamente'.

Immediata la risposta del vescovo. “Ho preso atto della libera e responsabile decisione del signor Christian Del Vecchio di lasciare, almeno per ora, la canonica di Quinzano dove con la sua associazione era in affitto, decisione assunta per non creare ulteriore disagio alla diocesi – ha replicato D'Ercole -. Non posso nel contempo non esprimere serena amarezza per la facilità con cui ho visto pubblicate notizie ritenute diffamatorie dall’interessato. La diocesi aveva già da tempo avviato in modo riservato e costante il necessario discernimento richiesto dalla Chiesa in presenza di tali fenomeni e ritengo che qui o altrove sia indispensabile proseguire questo delicato e indispensabile servizio alla verità e alla salvaguardia della fede, nel rispetto dei carismi che Dio suscita liberamente all’interno del popolo cristiano. A coloro che credono nella potenza della preghiera domando di proseguire a invocare lo Spirito Santo, e sono convinto che se questa è opera di Dio nulla potrà distruggerla, se invece è opera umana si spegnerà come un fuoco di paglia o si sgonfierà come una bolla di sapone”.