Amarlis, giovane interviene alla conferenza di Peronaci: "Christian è tornato"

Incredibile finale a sorpresa quello della presentazione del libro 'La tentazione' scritto dal giornalista romano

Peronaci e il giornalista Pierantozzi

Peronaci e il giornalista Pierantozzi

Ascoli, 13 novembre 2018 - Si è conclusa nel più sorprendente dei modi la conferenza di presentazione del libro ‘La tentazione’ di Fabrizio Peronaci, avvenuta in serata alla ‘Rinascita’ alla presenza dell’autore, giornalista de ‘Il Corriere della Sera’. Fra i tanti temi e misteri trattati nell’opera anche il caso del presunto veggente Christian Del Vecchio e la setta ‘Amarlis’ a Quinzano di Force, portato alla ribalta proprio da un’inchiesta del cronista romano. A fine conferenza, e terminati i rituali interventi del pubblico, una giovane ragazza si è avvicinata all’autore presentandosi come consacrata di Amarlis, tra lo stupore di tutti i presenti. “Smettetela di dire menzogne – le parole di Rebecca A., appena diciottenne -. Christian è tornato, non è stato allontanato da nessuno. Il Vescovo lo sa e abbiamo la sua approvazione, siamo in continuo contatto con lui”. Quindi, come se non bastasse, ecco l’invito rivolto al giornalista: “Venga a trovarci per pregare insieme a noi. L’abbiamo perdonata”. La ragazza era in compagnia di un altro signore che poco prima era intervenuto nel tentativo di controbattere alle tesi accusatorie di Peronaci. “Era un dovere raccontare come un’istituzione importante come la Chiesa avesse concesso in affitto una chiesa ad un personaggio del genere, come dire che in progetto ci fosse anche l’acquisto di un terreno per 400mila euro per la nascita di un centro di accoglienza per i migranti”. Con queste parole poco prima l’autore aveva presentato il caso di Amarlis, uno dei tanti motivi in cui Ascoli compare nella sua opera. Al centro del libro, invece, il rapporto tra la ‘Dama Nera’ e padre Edoardo Raspini, scomparso nel 2001, e tutto ciò che ne conseguì. “Un giorno una signora anziana mi chiamò e mi confesso di essere stata per trent’anni amante di un frate carmelitano, e di averci fatto due figli”. Fra le rivelazioni anche quelle sul quadro ‘Gesù adolescente e San Giuseppe Falegname' di Gherardo delle Notti, rubato a Roma negli anni ’70. “Lei e il frate portarono il dipinto ad Ascoli – dice il cronista romano – grazie all’amicizia con il criminale ascolano Filippo Amedeo Vecchiotti, pregiudicato per omicidio, truffa e ricettazione e molto dentro gli ambienti carmelitani tanto da venirci ospitato”. Il libro, poi, torna su Ascoli proprio grazie alle cronache di Force: “Non c’è dubbio che questa diocesi – dice Peronaci – sia una sorta di terra di confine nei rapporti con il Vaticano, titolare di un certo potere di autonomia circa le proprie vicende. Mi chiedo, infatti, come mai nessuno abbia controllato chi fosse Del Vecchio prima di concedergli in locazione una chiesa”.