Aree verdi, nel nuovo regolamento sanzioni fino a 500 euro

Prevista anche la possibilità di sponsorizzazione da parte di privati

Viale De Gasperi, una delle zone al centro dell'attenzione

Viale De Gasperi, una delle zone al centro dell'attenzione

Ascoli, 10 novembre 2017 - Il nuovo regolamento per le aree verdi è stato approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale: un documento nato anche sull'onda dei recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolta una tredicenne, perché l'obiettivo del regolamento è anche quello di aumentare la sicurezza dei cittadini. Si applica a parchi e giardini e alle aree verdi, attrezzate e non. Nell'atto, composto da otto articoli, sono elencate le attività consentite in questi spazi, le limitazioni d'uso e le sanzioni in caso di violazione: "L'attività di vigilanza è esercitata dall'amministrazione comunale che si avvale della Municipale, inoltre tutte le forze di polizia sono tenute a far rispettare il regolametno. Le trasgressioni, qualora non integrino reato, sono punite con la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro; a chi ha commesso l'infrazione saranno addebitate anche le spese per il ripristino dello stato dei luoghi". I divieti sono diversi: niente comportamenti non conformi all'ordine pubblico e al buon costume, no all'uso improprio dei giochi e ai bivacchi sulle panchine e all'accensione di fuochi, oltre che all'abbandono di rifiuti. Sarà punito anche chi imbratta, deturpa, manomette, sposta o rimuove la segnaletica e i manufatti negli spazi verdi. In due articoli si fa riferimento alla possibilità prendere in affido e sponsorizzare queste aree: la cura e la manutenzione di questi spazi potranno essere affidate a enti, società, associazioni, cooperative sociali, scuole, parrocchie e anche a privati cittadini, tramite la stipula di una convenzione. Per quanto riguarda le sponsorizzazioni, servirà un contratto con l'amministrazione nel quale si stabiliranno gli interventi da fare; come contropartita, lo sponsor potrà collocare cartelli con la dicitura 'il verde è curato da' in queste aree, che manterranno comunque la destinazione di uso pubblico.