Ascoli, muro a rischio crollo in via dei Gelsomini

Una parete solcata da grosse crepe minaccia di cedere sulla strada. A Monticelli i residenti protestano con un cartello provocatorio.

Il muro pericolante in via dei Gelsomini

Il muro pericolante in via dei Gelsomini

Ascoli, 25 febbraio 2018 - «Si riuscirà con 18 milioni a disposizione a sistemare questo scempio? Chi vivrà vedrà», questo è il messaggio tagliente e provocatorio lanciato dai residenti di via dei Gelsomini, nel quartiere di Monticelli Alto. La frase è stata scritta a chiare lettere in rosso su un cartello sistemato proprio al di sopra di un muro pericolante. Una lunga porzione di nastro arancione circonda la parete, solcata da grosse crepe e con una larga spaccatura che percorre l’intera superficie verticale. La situazione è stazionaria dal 24 agosto 2016, quando, a causa delle violente scosse di terremoto, la struttura subì gravi lesioni. Eppure non c’è traccia di lavori in corso, e pare non esserci mai stata.

Questa passività non può che generare sconforto tra i cittadini, soprattutto se si tiene conto del fatto che - come gli stessi affermano - il problema è antecedente al verificarsi degli eventi sismici. «È una storia che va avanti da 10 anni – dicono gli abitanti della zona – abbiamo più volte portato il caso all’attenzione dell’amministrazione comunale, ma non abbiamo ottenuto niente. Poi il terremoto ha dato man forte, ma il problema è pregresso. Abbiamo voluto sperare che con l’aggravarsi della situazione qualcosa si sarebbe mosso, ma ci siamo illusi». La richiesta di procedere con dei lavori di messa in sicurezza della struttura è gridata a gran voce dai residenti di una zona che, del resto, di crolli ne sa già qualcosa. Risale infatti al 18 gennaio scorso il disastroso cedimento del muro tra via delle Begonie e largo dei Fiordalisi, un caso di dissesto geologico che, fortunatamente, non provocò feriti, limitandosi a distruggere 4 automobili parcheggiate proprio nell’area antistante la parete, rimaste sepolte sotto le macerie.

«Pretendiamo azioni concrete – insistono i residenti indignati – sono anni che segnaliamo il problema, e l’unico intervento che è stato fatto risale ad alcuni anni fa. Si limitarono ad effettuare dei carotaggi, ossia dei prelievi di materiale dal sottosuolo. Fu un’operazione costosissima, alla quale non seguì nessun tipo di lavoro e la situazione rimase invariata. Il risultato, quindi, fu solo un’inutile spesa di soldi pubblici. Sono stati stanziati 18 milioni per la manutenzione delle strade e vorremmo che parti di questi venisse utilizzata per il rispristino delle normali condizioni della struttura. Il muro costeggia una strada trafficata, e non vorremmo che a farne le spese possa essere un povero mal capitato. Il tratto interessato, inoltre, è l'unico mancante di marciapiede. I pedoni sono costretti a camminare nel bel mezzo della strada, mettendo a rischio la proprio incolumità. Insomma, in questa zona c'è bisogno di interventi tempestivi. Staremo a vedere che fine faranno questi 18 milioni».