Ascoli Piceno, discarica horror al cimitero. Esposto in Procura

Vecchie bare e lapidi accatastate, l’Area vasta scende in campo. "Rimuovere tutto"

Le bare aperte ammonticchiate vicine al cimitero

Le bare aperte ammonticchiate vicine al cimitero

Ascoli Piceno, 20 ottobre 2017 - Scende in campo l’Area vasta nel caso della discarica a cielo aperto al cimitero di Ascoli con tanto di bare aperte. Magari sarà stata anche la pubblicazione del nostro articolo e delle foto a spingere il servizio di prevenzione delle malattie infettive degenerative a dare seguito all’ispezione che il personale del servizio stesso aveva effettuato lo scorso 5 ottobre su segnalazione di alcuni cittadini che lamentavano lo scempio in atto nel muro perimetrale ovest del cimitero trasformato in una vergognosa discarica con bare e lapidi.

Giovedì il responsabile del servizio, Claudio Angelini, ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica, al Comune di Ascoli, alla Forestale, all’Arpam e alla Provincia con il quale chiede al sindaco Guido Castelli di emettere seduta stante un’ordinanza per la rimozione e il corretto smaltimento di tutti i rifiuti che sono stati ammassati al cimitero. L’ispezione ha evidenziato quello che vi abbiamo raccontato con le foto, vale a dire la presenza di un impressionante accumulo di «rifiuti fortemente maleodoranti provenienti da operazioni di esumazione ed estumulazione e la presenza di una discarica a cielo aperto di rifiuti di vario genere».

Nell’esposto Angelini sottolinea che «il sistema di stoccaggio di rifiuti provenienti dalle operazioni di esumazione e estumulazione contrasta fortemente con le più elementari norme igieniche ed i miasmi che ne derivano sono l’elemento obiettivo ed ambientale, rappresentando un pregiudizio al decoro pubblico e al cimitero». 

Consequenziale la proposta che prima dell’imminente ricorrenza dei defunti venga emessa un’ordinanza sindacale per l’immediata rimozione, l’avvio a smaltimento in impianti autorizzati dei rifiuti provenienti da operazioni di esumazione e estumulazione. Ma sarebbe anche il caso di agire nei confronti di chi, abbandonandoli sul suolo, ha compromesso l’igiene, il decoro sepolcrale e la salute pubblica. Per il futuro il servizio di igiene dell’Area Vasta traccia le linee guida indicando che «i rifiuti derivati dalle operazioni cimiteriali di esumazione ed estumulazione, non potendo assolutamente escludere un rischio infettivo, dovranno essere raccolti separatamente, opportunamente pretrattati con sostanze batterico-enzimatiche o con sali quaternari di ammonio. Dovranno poi esssere racchiusi in appositi imballaggi di colore distinguibile da quelli utilizzati per la raccolta di altri rifiuti urbani presenti all’interno dell’area cimiteriale e recanti la scritta 'rifiuti urbani da esumazioni ed estumulazioni'  sistemati in un’idonea area di stoccaggio all’interno del cimitero, non accessibile al pubblico e preclusi alla vista di occasionali passanti o visitatori».

Va ricordato che curatore della raccolta differenziata e curatore dello stoccaggio provvisorio è il responsabile del servizio di custodia del cimitero che ha anche il compito di vigilare sulla corretta pratica delle operazioni del servizio di prelievo di rifiuti.