Ascoli, nuova farmacia all’Oasi. In sette ricorrono contro il Comune

Si va al Tar, nel mirino l’assegnazione della gestione all’Arengo

Una farmacia (foto d'archivio)

Una farmacia (foto d'archivio)

Ascoli Piceno, 6 aprile 2017 - Sette farmacie si rivolgono al Tar per la questione della farmacia che dovrà sorgere al centro commerciale Al Battente. Una storia che parte nel 2012, da una delibera della giunta regionale che istituiva una farmacia in più nel territorio comunale ascolano, ed esattamente al centro commerciale Al Battente: una nuova sede sulla quale l’amministrazione, come previsto sempre dalla giunta regionale, poteva esercitare un diritto di prelazione.

Ma ora c’è un ricorso, sottoscritto da sette farmacie (Righetti, Pallotta, Villa Pigna, Rosati, Loffreda, Panata e Ferretti), contro la Regione, l’agenzia regionale sanitaria, Comune e Asur: la richiesta al tribunale amministrativo è di annullare il silenzio che si è formato sull’istanza presentata a luglio dello scorso anno dalle stesse farmacie, fatto che comporterebbe come effetto principale la decadenza del Comune dall’assegnazione della gestione della farmacia aggiuntiva che era stata istituita nel 2012 dalla Regione.

Dal canto suo, l’Arengo nell’ultima giunta ha deciso di costituirsi in giudizio davanti al Tar, dove ora si giocherà tutta la partita. Nel ricorso si spiega che «i ricorrenti sono titolari di farmacie nel Comuni di Ascoli e in Comuni limitrofi e hanno quindi interesse a promuovere questa iniziativa, già preceduta da un’istanza». Nella ricostruzione del loro avvocato, si ricordano tutte le tappe principali: dalla delibera di giunta regionale del 2012 che istituiva la sede farmaceutica aggiuntiva a quella municipale di ottobre dello stesso anno con cui il Comune esercitava il diritto di prelazione per la gestione, per arrivare al decreto di dicembre dell’agenzia regionale sanitaria con cui era «stata disposta l’assegnazione al Comune della farmacia» al centro commerciale. Nel ricorso si spiega che il decreto stabiliva che l’Arengo dovesse inoltrare richiesta di autorizzazione all’apertura della farmacia all’Asur entro sei mesi, pena la decadenza dell’assegnazione.

«A tutt'oggi – sostengono i ricorrenti – il Comune non ha avanzato la richiesta all’Asur». A luglio dello scorso anno, i titolari delle sette farmacie avevano presentato un’istanza a Regione e Asur Marche, per ottenere la declaratoria di decadenza del Comune dall’assegnazione della gestione di questa farmacia aggiuntiva ma «a tutt’oggi – si legge nel ricorso – non si è provveduto ad adottare nessun provvedimento» in questo senso, ma c’è solo una nota a Federfarma con cui la Regione comunicava di «aver richiesto un parere legale all’avvocatura regionale».

Quindi si arriva a oggi, con le farmacie a chiedere la decadenza dell’Arengo dall’assegnazione della gestione della nuova sede: tutto si basa sulla presunta mancata presentazione, da parte del Comune, della richiesta di autorizzazione che però fa forza sul ‘silenzio-assenso’. Nel ricorso, comunque, si fa riferimento a un’istanza del Comune pervenuta all’Asur tramite raccomandata che, secondo i ricorrenti, ha un contenuto che però non vale «in termini di richiesta di autorizzazione all’apertura della farmacia» ma esprime solo «una richiesta di informazioni sulla procedura da seguire per ottenere l’autorizzazione». Ora la palla passa nelle mani del tribunale amministrativo regionale.