Ascoli, razzia dei tifosi all’autogrill. Raccolta fondi per risarcire i titolari

Dalla vergogna dei furti all’iniziativa della curva sud dell’Ascoli

Un fermo immagine dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza

Un fermo immagine dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza

Ascoli, 23 dicembre 2017 - Questa sì che è una bella notizia. Un gesto nobile e a dire la verità molto poco comune, l’unico che potesse lavare un’onta grave come quella di un furto. La storia riguarda i tifosi dell’Ascoli e lo squallido episodio della razzia di dolci, alcolici e prodotti vari (tra cui giocattoli) all’autogrill di Tolentino. Ebbene, a distanza di circa due settimane, dopo alcune riunioni e varie proposte, i gruppi organizzati della curva Sud hanno deciso di rifondere i titolari dell’attività commerciale danneggiata.

I FATTI. La notte del 4 dicembre, di ritorno da Perugia dopo la partita persa all’ultimo minuto al Renato Curi, un nutrito gruppo di tifosi dell’Ascoli era entrato in un bar-stazione di servizio di Tolentino e lo aveva saccheggiato. La cosa peggiore fu che i tifosi, anche donne, erano di tutte le età e avevano fatto razzìa dei prodotti il frigorifero e sugli scaffali con totale nonchalance. A detta dei dipendenti di turno quella notte non erano ubriachi e non sembravano teppisti. Semplicemente erano entrati e rubavano, come se fosse la cosa più normale del mondo o come se, in veste di tifosi, fossero stati in possesso di una specie di licenza speciale. Insomma, a detta dei titolari erano stati rubati accessori di telefonia, peluche (tra cui un coniglio di 70 centimetri), 12 panettoni (i più costosi), lattine di olio, riso, caramelle e bibite. Ciliegina sulla torta, i calci ad alcune porte dei bagni.

Totale, almeno 5mila euro di danni. Il problema (per loro, i responsabili della razzia) è che nel locale c’erano ben 15 telecamere e che i volti dei tifosi sono tutti chiaramente riconoscibili. Uno stralcio dei filmati è stato anche pubblicato dai titolari e molti altri sono ancora in loro possesso. «La rabbia era stata tanta – spiega la titolare Carla Ferri – per cui avevo deciso di mettere i video delle telecamere di sorveglianza su Facebook, limitandomi alle parti in cui non si vedevano bene i volti. Tutti, comunque, sono stati consegnati ai carabinieri. Ho l’autogrill da 17 anni e non c’è un giorno in cui non scompaia qualcosa, ma il 4 dicembre c’è stato un vero e proprio saccheggio. Sono disponibile a ritirare la denuncia, purché mi venga restituito quanto è stato da me pagato».

A quanto pare questo è quello che avverrà, per precisa scelta dei gruppi organizzati della curva Sud che si sono già mossi tramite un legale e hanno già contattato l’autogrill. Quando sarà raccolta la cifra necessaria i tifosi provvederanno a consegnarla ai diretti interessati. Una storia a lieto fine che, comunque, è bene non si ripeta mai più.