Strage di Castignano, Germania condannata. Dovrà risarcire oltre un milione

La sentenza del tribunale a favore dei familiari delle tre vittime dei soldati nazisti

Gli avvocati Lucio e Andrea Olivieri di San Benedetto

Gli avvocati Lucio e Andrea Olivieri di San Benedetto

Castignano (Ascoli), 28 febbraio 2017 - Il tribunale di Ascoli ha condannato ancora una volta la Germania a risarcire i crimini di guerra compiuti in Italia dai soldati del Terzo Reich.

Una nuova sentenza in tal senso è stata firmata dalla giudice Paola Mariani l’otto gennaio scorso e pubblicata nella mattina di ieri. Condanna la Germania al pagamento di un milione e 280mila euro per l’assassinio di tre dei quattro cittadini di Castignano i cui familiari hanno fatto richiesta di risarcimento: Giuseppe Villa, che aveva 73 anni ed era padre di 7 figli, del figlio Domenico che aveva 22 anni ed era già padre di 2 figli e di Luigi Cicconi 38 anni padre di due figlie.

In quell’occasione i soldati tedeschi in ritirata – era il 16 giugno del 1944 – trucidarono anche Emidio Lucidi i cui familiari non hanno fatto richiesta di risarcimento attraverso gli avvocati Lucio e Andrea Olivieri, di San Benedetto, che in questo campo stanno conducendo una vera e propria battaglia legale contro lo stato tedesco. Il giudice ha disposto un risarcimento di 130 mila euro per ogni figlio o parente più prossimo della vittima più 30 mila euro per il Comune di Castignano, il quale, come per i comuni di Marzabotto e Sant’Anna di Strazzema è stato ritenuto parte offesa dai crimini di guerra.

L’otto marzo dell’anno scorso, nel tribunale di Ascoli vi fu la prima storica sentenza di condanna emessa dal giudice Enza Foti. In quell’occasione la Germania fu condannata al pagamento di 67 mila euro per la morte di quattro sambenedettesi: Neutro Spinozzi, il 13 giugno; Guido Sgattoni l’8 gennaio; Mariano Vulpiani il 19 marzo e Bruno Alessandri il 21 maggio.

La giudice Paola Mariani ha stabilito che l’Italia ha la giurisdizione nei confronti della Germania in merito ai risarcimenti dei danni derivanti da crimini di guerra e contro l’umanità. La Giudice ha richiamato la fondamentale sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 2014, relativa, appunto, alla giurisdizione italiana. Altra questione riguarda la responsabilità della Germania per il comportamento criminoso tenuto dalle truppe del Terzo Reich durante il Secondo conflitto Mondiale. La Mariani ha poi stabilito l’inapplicabilità sia del trattato di pace del 1947 e sia del trattato di Bon del 1961. Allora la Germania pagò 40 milioni di Marchi come risarcimento all’Italia e riteneva che tutte le questioni rientrassero nell’accordo, ma non è stato così poiché l’accordo non riguardava il risarcimento dei danni morali. Altro punto fondamentale è l’imprescrittibilità dei risarcimenti che derivano da crimini di guerra e contro l’umanità.