Ascoli, 20 gennaio 2018 - Nel Piceno si spendono circa 150 milioni ogni anno in gioco d’azzardo. E una spesa procapite che, in qualche area della nostra provincia, sfiora i millecinquecento Euro, sempre su base annua. I dati vengono forniti dalla Cna attingendo da fonti nazionali accreditate e individuano il contesto in cui si diffonde quello che viene definito Gap (Gioco d’azzardo patologico) o più genericamente ludopatia. Analizziamo i dati nel dettaglio. Nella provincia di Ascoli, sempre in base ai dati elaborati dalla Cna, ci sono circa 1.500 apparecchi che possono essere classificati in «videolottery« (presenti nelle sale gioco) e in «new slot« (presenti più genericamente nei locali pubblici, dai bar alle tabaccherie). Nel complesso, sempre a livello provinciale, gli esercizi abilitati a questo tipo di situazione sono 1.008 e i dipendenti impiegati sono 1.559. Il volume di giocate in tutta la provincia, in un anno, si aggira, come detto, intorno ai 150 milioni di Euro e ogni abitante del Piceno investe in giocate cifre che differiscono parecchio da comune a comune. Dai circa mille euro l’anno procapite di Ascoli e San Benedetto (1.001 e 1.022) ai 1.443 di Grottammare, fino ai 240 euro di Cupra Marittima o ai 299 euro di Monteprandone. Per giocate totali in testa Ascoli con 49 milioni poi San Benedetto con 48,5; segue Grottammare con 23. «La Cna di Ascoli Piceno - spiega il direttore generale, Francesco Balloni - sta organizzando con Formart Marche, l’ente di formazione regionale della Cna, una serie di corsi che la legge ha reso obbligatori per i gestori di locali pubblici dove sono posizionati apparecchi che determinano vincite in denaro. A fronte di un fenomeno che sta assumendo picchi preoccupanti a livello sociale, l’impegno a formare gli operatori rientra pienamente nei nostri compiti di associazione«.
«Lo scorso 24 luglio - aggiunge Luigi Passaretti, presidente territoriale della Cna di Ascoli e presidente del Form Art Marche - sono state approvate dalla Regione Marche le linee guida per la formazione obbligatoria degli esercenti e del personale impiegato nelle sale da biliardo o da gioco, nonché negli altri esercizi commerciali o pubblici o circoli privati ed associazioni o nelle aree aperte al pubblico, autorizzati alla pratica del gioco o all’installazione di apparecchi da gioco. La norma dispone misure finalizzate alla prevenzione e al trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network, nonché delle patologie correlate, con particolare riferimento alle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione. L’obbligo formativo riguarda tutti gli esercizi che detengono apparecchi da gioco che determinano vincite in denaro e quelli che sono autorizzati alla pratica del gioco, come ad esempio lotto, superenalotto, lotterie varie ed altre forme di gioco similari». I soggetti destinatari dell’intervento dovranno frequentare un corso di 12 ore con frequenza obbligatoria ed hanno l’obbligo di adempiere entro un anno dall’entrata in vigore della Legge, ovvero entro il 3 marzo. I nuovi gestori, invece, dovranno assolvere al suddetto obbligo formativo entro 6 mesi dalla data di installazione delle apparecchiature da gioco. La formazione può essere attivata esclusivamente da enti accreditati dalla Regione Marche e previa autorizzazione da parte della stessa. Form.Art.Marche, ente di formazione della Cna, sta programmando i corsi raccogliendo l’interesse di partecipazione. Info e prenotazioni al 348.7009516.