Hotel Rigopiano, lo strazio degli amici di Marco Vagnarelli e Paola Tomassini

"Erano una coppia felice". Sabato i funerali del 44enne

Paola Tomassini e Marco Vagnarelli

Paola Tomassini e Marco Vagnarelli

Ascoli, 25 gennaio 2017 –  I funerali di Marco Vagnarelli, 44 anni, una delle vittime dell'Hotel Rigopiano, travolto da una slavina, si dovrebbero svolgere sabato 28 gennaio, alle 10.30 nella chiesa di Sant'Egidio a Castignano, suo paese di origine, secondo quanto riferito dal fratello Fulvio all'Ansa. Non si sa ancora nulla invece sulle esequie della sua compagna Paola Tomassini, di 46 anni, che anche lei figura nell'elenco delle vittime identificate, originaria di Montalto Marche (Ascoli Piceno), ma residente a Pedaso (Fermo).

Sembrava "una favola incantata", la stessa Paola aveva definito così lo scenario del Gran Sasso al suo arrivo al Rigopiano. Aveva affidato a Facebook la sua eccitazione per quell’ambiente unico, dove trascorrere due giorni di relax insieme a Marco, immersi nel resort a quattro stelle con sauna e piscina all’aperto.

I due si erano conosciuti alcuni anni fa ed erano andati a vivere insieme a Castignano, paese natale di lui, mentre lei era originaria di Montalto. In questi giorni, i compaesani hanno atteso e sperato fino all’ultimo, fino a quando, purtroppo, ieri la notizia non ha iniziato a girare, e all’ansia è subentrata la disperazione. Quella dei genitori, degli amici, dei conoscenti; quella del fratello di Marco, Fulvio, uno tra gli ultimi ad aver avuto contatti con la coppia, e che comprensibilmente ora si è chiuso nel silenzio. Fulvio aveva chattato su Whatsapp con Marco proprio pochi minuti prima della valanga, quando la coppia doveva ripartire per Castignano ma è rimasta bloccata a causa dell’eccezionale maltempo.

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«Erano una coppia felice, due persone molto solari», riferiscono alcuni amici, che però non hanno la forza di andare oltre. «Non riusciamo a parlare». Anche il sindaco di Castignano è distrutto. «Erano dei ragazzi pieni di vita, non so che dire, non ho parole», dice Fabio Polini, con la voce rotta dal dolore e dalla commozione. «Ho sentito poco tempo fa il fratello di Marco – aggiunge –, è lui che mi ha dato conferma del fatto che due dei nove corpi rinvenuti ieri appartengono a loro. Veramente non riesco a crederci». 

«Una settimana terribile: la perdita di Paola è la cosa più grave - dice all'Ansa Raffaele Tassotti, sindaco di Montalto -. I suoi familiari più stretti vivono qui. Qua siamo tutti legati da rapporti di parentela, diretta o acquisita, oppure di amicizia. Ci conosciamo tutti».

Marco Vagnarelli, 44 anni, lavorava come operaio alla Whirlpool di Comunanza. Era molto conosciuto in zona anche per aver giocato a pallone nei campionati dilettantistici e per tutti, compagni e avversari, era «bomber Vagna». Donatore Avis, d’estate era attivo come animatore durante Templaria. Paola, invece, era originaria di Montalto e aveva scelto fin da giovanissima di lavorare come impiegata in una nota azienda agroalimentare della Valdaso. Un incidente sul lavoro le aveva provocato una grave lesione alla mano: un episodio che avrebbe potuto abbatterla, ma dal quale, invece, ne era venuta fuori alla grande, anche grazie all’incontro con Marco. Ultimamente poi aveva iniziato a lavorare in un autogrill sull’A14.

«L’hotel ormai è soltanto una tomba», dicono alcuni soccorritori, mentre la procura di Pescara ha aperto un’inchiesta e sta ascoltanto i sopravvissuti. Si cerca di capire se la tragedia poteva essere evitata e se ci sono dei responsabili. Sul fronte delle indagini si cercano particolari precisi su tutto quello che poteva essere fatto prima, cioè per la gestione dell’emergenza e per il durante, cioè capire se in quel disastro totale che era l’Abruzzo di quelle ore, tutto sia stato fatto per arrivare in tempo a  Rigopiano. Nessuno al momento può sapere se Marco e Paola potevano essere salvati. Soltanto l’autopsia dirà se sono morti sul colpo. 

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