Omicidio di Ascoli, il nipote della vittima resta in carcere

Il legale chiede una perizia psichiatrica d'urgenza per Virgilio Cataldi

La casa del delitto

La casa del delitto

Ascoli Piceno, 20 settembre 2017 - Virgilio Cataldi, il 40enne di Ascoli Piceno, che il 16 settembre ha ucciso la zia 70enne Irma Giorgi, con due coltellate alla gola resta in carcere. Oggi il Gip Annalisa Giusti non ha convalidato l'arresto, non ravvisando il pericolo di fuga, ma ha comunque emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Cataldi, che soffre di problemi psichiatrici,si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo legale Silvio Venieri ha chiesto i domiciliari in una struttura idonea alle sue condizioni, richiesta respinta dal giudice. Quindi il legale ha chiesto una perizia psichiatrica d'urgenza sul suo assistito. Il giudice ha affidato già oggi pomeriggio l'incarico al dottor Marco Quercia, responsabile del Servizio Territoriale per le Dipendenze Patologiche dell'Asur di Ascoli. 

Dall'autopsia effettuata dal medico legale Pietro Alessandrini ieri sul cadavere della 70enne è emerso che è stata uccisa con due coltellate alla gola, non con una soltanto come era stato ipotizzato inizialmente.

Il 40enne al momento della confessione aveva spiegato che glielo aveva "detto Santa Rita". era in cura presso il Centro di salute mentale ed assumeva diversi farmaci. Trascorreva molto tempo ascoltando le trasmissioni di Radio Maria e frequentando le chiese cittadine, anche durante la settimana. Prima del delitto tuttavia non aveva mai mai manifestato atteggiamenti aggressivi.