Ucciso e bruciato, imprenditore voleva salvare una prostituta

E’ la pista che seguono gli inquirenti per l’efferato omicidio di Demetrio Di Silvestre

Il luogo dell'omicidio a Morignano

Il luogo dell'omicidio a Morignano

Ascoli, 15 gennaio 2017 - Difficie dire se le indagini sull’omicidio di Demetrio Di Silvestre siano giunte al momento chiave. Di sicuro però c’è che la pista che gli investigatori stanno battendo con maggiore attenzione è quella dei rapporti che il piccolo imprenditore edile di Tortoreto intratteneva con alcune donne. Non una in particolare a quanto sembra, ma più di una. C’è dunque qualche «falla» nella vita privata di Demetrio Di Silvestre. Queste le ultime notizie che giungono dall’Abruzzo e riguardano uno degli omicidi più efferati avvenuti nel territorio Piceno. Tra le ipotesi che circolano, quella che Di Silvestre sia stato punito per aver cercato di aiutare una donna, forse una prostituta, cercando di toglierla dalla strada. Un fatto che avrebbe innescato la vendetta feroce di persone che gestiscono il traffico della prostituzione fra le province di Teramo e Ascoli che lo hanno ucciso e bruciato in un violento rogo così anche da mandare un messaggio sia alle altre prostitute, sia a potenziali altri «salvatori». E’ un’ipotesi, al momento, nulla più. Ma i rumors che giungono dal vicino Abruzzo portano in questa direzione.

I carabinieri continuano il loro lavoro di studio dei tabulati telefonici. Dal traffico telefonico sul numero della vittima si cerca di capire con chi si sentiva abitualmente e soprattutto se all’appuntamento con qualcuno in provincia di Ascoli sia arrivato dopo averlo concordato telefonicamente. Nel caso vi fosse un numero telefonico in questo senso individuato, il lavoro successivo è quello di cercare di capire, attraverso l’analisi delle celle telefoniche, se questo apparecchio (forse dell’assassino) può aver agganciato una cella telefonica nella zona del monte Ascensione dove fra il 15 e il 16 novembre scorso l’abruzzese è stato assassinato.

Ucciso e quindi bruciato in un rogo che nessuno quella notte ha notato. Eppure il fumo deve essersi alzato molto alto. L’assassino, o più probabilmente gli assassini, ha però saputo ben approfittare dei favori delle tenebre per mettere in atto quello che appare essere stato un assassinio premeditato, visto che Di Silvestre sarebbe stato attirato in una vera e propria trappola da qualcuno che evidentemente doveva avercela davvero tanto contro di lui se la ho ucciso e bruciato orribilmente all’ombra del Monte Ascensione.

p.erc.