Omicidio di Osimo, manca il movente. La chiave è nel telefonino

L'analisi dei messaggi nell'iphone di Valerio Andreucci, collaboratore del veterinario ucciso

Valerio Andreucci e Olindo Pinciaroli

Valerio Andreucci e Olindo Pinciaroli

Ascoli, 25 maggio 2017 - Non può essere stato che lui. Valerio Andreucci secondo i carabinieri e la Procura di Ancona è senza alcun dubbio l’assassino del veterinario Olindo Pinciaroli. Ma perchè l’ha fatto? La verità sta tutta nella memoria dell’iphone del giovane ascolano che i carabinieri hanno sequestrato.

Dall’analisi del telefono emerge una serie di messaggi whatsapp nella quale Andreucci dice di essere molto arrabbiato, addirittura furioso con una persona. Chi è? Le indagini finora portano a individuare due possibili profili. Uno è l’ex compagno della sua fidanzata, dalla quale il 23enne ascolano ha ricevuto un messaggio che l’ha sconvolto. Messaggio che il ragazzo ha conservato nella memoria del telefono ma che ha anche inoltrato in una chat di amici.

Ma forse Valerio ce l’aveva anche con lo stesso Pinciaroli. Per questioni di soldi? Affari tra loro andati male, al punto che Andreucci ha voluto fargliela pagare? Il veterinario girava con parecchi contanti. Non è stata una rapina, tanto è vero che i soldi sono stati tutti trovati dai carabinieri. E allora? Solo dall’analisi dei messaggi si capirà tutto. Ma è chiaro che proprio in quell’iphone è scritto il possibile movente dell’omicidio. 

Andreucci aveva assunto cocaina

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