Papa Francesco (Foto Olycom)
30 settembre 2016 - Papa Francesco già il 4 ottobre potrebbe mantenere la promessa fatta appena l’altro giorno alla delegazione della diocesi ascolana che ha partecipato all’udienza generale del Pontefice. "Verrò presto a trovarvi" aveva detto al vescovo Giovanni D’Ercole e ai sindaci di Arquata e Ascoli, Petrucci e Castelli, che hanno guidato i mille fedeli delle zone terremotate dell’Ascolano nell’incontro a San Pietro.
E quel presto potrebbe essere proprio martedì prossimo, in quanto nell’agenda di ottobre di Bergoglio risulterebbe l’unico giorno ancora libero da impegni. Tale il Papa lo aveva lasciato con i suoi collaboratori, in quanto rientrerà soltanto domenica notte dal faticoso viaggio di tre giorni, che intraprenderà oggi, in Georgia e Azerbaigian.
Gli ambienti diocesani ascolani non sono in grado di confermare la notizia, in quanto il Santo Padre ha confidato al vescovo D’Ercole di voler venire in forma privata, magari avvertendo proprio all’ultimo istante, onde evitare che la zona di Arquata sia invasa dai fedeli, costringendo così le forze dell’ordine e i volontari - provati dal duro lavoro cui sono stati costretti dalla notte del 24 agosto - a dover organizzare un adeguato servizio d’ordine. Il Papa, fin dall’Angelus della prima domenica dopo la terribile scossa, aveva manifestato la volontà di una presenza sincera, vera e confidenziale soprattutto a tu per tu con i terremotati.
Non dovrebbe, pertanto, trovare fondamento l’ipotesi rimbalzata ieri dal fronte laziale del sisma che Papa Francesco, nella sua visita alle zone terremotate, raggiungerebbe soltanto Amatrice ("a promessa fattaci mercoledì è chiara" commentano alcuni della delegazione che ha raggiunto Roma), come pure, malgrado l’invito rivoltogli da Raul Bova, il Pontefice non dovrebbe prendere parte alla partita benefica tra Nazionale cantanti e Protezione civile, in programma proprio martedì sera a Rieti.