Ponte crollato in A14, domenica i funerali dei coniugi

Salme nella chiesa a Pagliare, il paese di Spinetoli in lutto

Le salme in chiesa

Le salme in chiesa

Ascoli, 12 marzo 2017 - Spinetoli in lutto, dolore e lacrime per l’ultimo saluto ad Antonella ed Emidio, marito e moglie morti a seguito al crollo del ponte lungo l’autostrada A 14, in località Camerano.

Erano in auto, dovevano raggiungere l’ospedale di Torrette. Una coppia inseparabile e adesso la gente ricorda la frase profetica del marito Emido: «Se te ne dovessi andare, io verrei con te». Il destino li ha voluti insieme, fino alla fine, anche nella morte. Parenti e compaesani hanno atteso l’arrivo delle salme. Li aspettavano per le 17, ma i tempi si sono allungati. Sono arrivati da Torrette intorno alle 19, ad attenderli il paese che per tutto il giorno ha seguito le notizie, che si è voluto stringere in un abbraccio virtuale ai figli Daniele e Daniela. Le salme sono state allestite nella cappella della sacra famiglia, nella chiesa di San Paolo, a Pagliare, in attesa del funerale che si celebrerà questo pomeriggio alle 15.

Di fronte alle due bare chiare, su cui sono stati adagiati; un mazzo di gerbere rosse e di calle bianche, svetta la pala d’altare che rappresenta la sacra famiglia. Un’immagine inconsueta, infatti il pittore li rappresenta laboriosi e vicinissimi. Un’immagine che ricalca la bella famiglia Diomede, uniti, bravi e laboriosi. Appena arrivano le bare alcuni delle dipendenti scoppiano in singhiozzi. E’ il momento più difficile, l’aria è tesa, la gente ha gli occhi lucidi. E’ un lutto collettivo. Infatti dopo lo smarrimento iniziale restano il dolore, i dubbi, il ricordo di due persone speciali.

«Riposate in pace, in questa terra siete stati due angeli». E’ uno dei tanti commenti che si susseguono. La gente nonostante l’orario va e viene. E’ una processione di persone giunte per salutare i loro amici. Il sacerdote, don Basilio Marchei racconta lo sgomento della sua comunità. «Questa vicenda – dice – ha suscitato profonda impressione fra tutti, non solo fra quanti conoscevano e amavano questa splendida coppia, ma anche fra quanti non li conoscevano. La gente è scossa, prima il terremoto, poi il gelo, alla fine anche questo ennesimo strazio». Sul luogo arriva anche il figlio Daniele, ringrazia tutti per la presenza: «Se qualcuno mi dovesse chiedere come era mio padre risponderei una persona onesta, solo così lo posso ricordare».