Ponte crollato in A14, il dolore dei figli di Emidio e Antonella

Le vittime della tragedia stavano andando ad Ancona per un controllo medico. Sconvolti anche i vicini di casa

Antonella Viviani e Emidio Diomede

Antonella Viviani e Emidio Diomede

Ascoli, 10 marzo 2017 -Sono chiusi nel dolore Daniele e Daniela Diomede, i figli di Emidio Diomede, 60 anni, e Antonella Viviani, 54, la coppia morta ieri nel crollo del ponte 167 sull' A14 tra Ancona sud e Loreto. Ai due ragazzi giovani si stringe tutta la provincia perché se Emidio e Antonella erano molto amati, altrettanto lo sono i loro figli, entrambi molto conosciuti. Daniele fino a gennaio era stato l’ex team manager della Samb, Daniela gestisce uno dei gli chalet più in voga della Riviera.

Emidio e Antonella gestivano un’azienda di confezioni a Colli. Antonella solo una settimana fa aveva subito un intervento e ieri doveva sottoporsi ad Ancona ad una normale visita di controllo. 

"Ci hanno detto che è meglio non rilasciare dichiarazioni", dice Daniele, che con la sorella e gli altri parenti sono a casa oggi, a Spinetoli, "perché ci hanno detto che non era necessario andare ad Ancona - spiega -. Oggi non possiamo fare nulla". Le salme dei Diomede sono ancora nell'ospedale di Torrette di Ancona dato che il pm Irene Bilotta ha disposto le autopsie, solo dopo saranno restituite alla famiglia e si potrà fissare la data dei funerali. "Ci hanno convocato per domani - conclude Daniele - ma non so...questi aspetti burocratici sono l'ultima cosa per me, ora".

ll pm di Ancona Irene Bilotta ha disposto l'autopsia sui corpi dei coniugi. I detriti non hanno sfondato il tettuccio della loro auto, una Nissan, ma la parte anteriore della vettura, che è finita sotto il troncone. Gli airbag si sono aperti, ma per la coppia non c'è stato nulla da fare. Entrambi sono stati subito soccorsi ed estratti dall'auto, e sembra che Emidio Diomede fosse ancora vivo, ma è deceduto subito dopo. 

Pagliare sotto choc

"Si sono amati fino all’ultimo respiro, se ne sono andati insieme, come avevano sempre vissuto". Pagliare è sotto choc per la morte dei due coniugi, che erano diretti all’ospedale Torrette per una visita di controllo, mancavano solo 17 chilometri per raggiungere Ancona, quando hanno incontrato il loro destino. La notizia è un dramma così immenso che lascia tutti basiti, senza parole. Nella loro casa, una villetta situata in via Nino Ciabattoni, è sceso il silenzio, «Una coppia bellissima, affiatata – è il commento che si rincorre tra i vicini di casa –, piena di amore, sembrava uscita dal libro Cuore». 

Il sindaco Alessandro Luciani è provato: «All’inizio quando è cominciata a circolare la notizia abbiamo sperato che non fosse vera, non potevo credere che fossero proprio loro le vittime di questa tragedia. Lasciano nella comunità un profondo vuoto. Ho dei ricordi nitidi di quando intervenivano alle sagre, stare con loro era sempre un piacere, persone discrete, positive, veramente belle, sempre in prima linea nella partecipazione, per volontariato, una famiglia che si è sempre distinta per la sua disponibilità e soprattutto per la sua generosità. Questa terra martoriata da terremoti e neve sembra non trovare via di uscita da un fato troppo lungamente avverso».