San Filippo, il ponte dei sospiri per i lavori-lumaca

Il cantiere doveva chiudere il 4 ottobre, ora sfuma pure il 18 novembre. Il ritardo è maxi

La foto del ponte

La foto del ponte

Ascoli, 17 novemnre 2016 - Quando riaprirà il ponte di San Filippo? Per rispondere si potrebbero guardare le foto dell’avanzamento dei lavori: quelle pubblicate su facebook da ArengoTv sembrano lasciare qualche speranza affinché vengano rispettati i tempi, le immagini postate dal capogruppo Pd, Francesco Ameli, raccontano una realtà ben più complicata. E la sensazione è che alla fine bisognerà aspettare ancora. L’ultima scadenza era stata messa nero su bianco con una determina dirigenziale il 20 settembre, fissando al 18 novembre il termine dei lavori, cioè domani.

Tutto era iniziato a giugno, esattamente il 6, appena finite le scuole: l’obiettivo del Comune era infatti quello di lavorare sodo durante l’estate per cercare di riaprire pochi giorni dopo il ritorno sui banchi. Infatti, per questa prima fase, erano previsti 120 giorni di cantiere e quindi l’ultimazione era stata fissata al 4 ottobre; la ditta, però, ha chiesto una proroga di 45 giorni (che ha portato così alla nuova scadenza del 18 novembre) per «circostanze non imputabili all’impresa» (così è scritto nella determina), come alcune criticità sui sottoservizi e sui timpani del ponte, con quest’ultimi che hanno avuto bisogno di interventi di sopraelevazione.

L’impossibilità di utilizzare il ponte che unisce Monticelli al centro città rappresenta sempre più un peso sulla viabilità che, con la riapertura delle scuole e lo spostamento della media di Monticelli in via Sardegna, è davvero allo stremo in tutta la zona di Monticelli, di via Piceno Aprutina, via Mari fino ad arrivare allo stadio. Che il ponte non riaprirà, per il consigliere Ameli, è una certezza: «L’amministrazione non riesce mai a dire la verità sui lavori pubblici: il ponte non verrà aperto questo fine settimana, né lunedì. Siamo già fuori tempo massimo, non è ammissibile che si usino le scuse del maltempo e del terremoto. Siamo di fronte agli ennesimi lavori che dovevano essere finiti e sono ancora in corso, come successo pure allo stadio, ai Filarmonici e al polo universitario, dove abbiamo assistito anche al lievitamento dei costi». Sul ponte Ameli chiede che si faccia definitiva chiarezza: «Castelli ci dica quando riaprirà, perché non possiamo più subire questi disagi. La città è in ginocchio, pensi a fare il sindaco piuttosto che andare sempre a Roma».