Quintana di Ascoli, l’ultimatum di Massetti. "Basta polemiche o me ne vado davvero"

Il sindaco respinge le dimissioni e conferma la fiducia al presidente

Da sinistra Brunozzi, Traini, Massetti e il sindaco Castelli

Da sinistra Brunozzi, Traini, Massetti e il sindaco Castelli

Ascoli, 11 agosto 2017 – Il presidente del consiglio degli anziani della Quintana, Massimo Massetti, resta al suo posto. Ma la sensazione è che nelle prossime settimane tutto potrebbe tornare in discussione, soprattutto se dovessero sollevarsi ulteriori polemiche.

Massetti, infatti, che nei giorni scorsi aveva deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani del sindaco Guido Castelli, ieri mattina ha ufficialmente ottenuto la fiducia ‘granitica’ da parte del primo cittadino, ma non ha nascosto il fatto di essere pronto a rimettere ancora la carica di presidente del consiglio degli anziani nel caso in cui dovessero verificarsi situazioni simili a quella della scorsa settimana, quando il sestiere di Porta Romana aveva presentato una lettera all’ufficio Quintana per lamentarsi in merito alla posizione del moro, considerata diversa rispetto a quella prevista dal regolamento.

«Ho apprezzato molto il gesto di Massetti – ha spiegato ieri il sindaco Castelli, in presenza anche del rettore Pippo Traini e di Valeria Brunozzi, altra componente del consiglio degli anziani –. La decisione di rimettere in discussione il proprio mandato, infatti, dopo aver informato i sestieri in merito, è stata coerente con i principi quintanari di lealtà e trasparenza. La mia scelta non può essere quella che ribadire la fiducia in Massimo, perchè in questi anni ha svolto un lavoro importante, agendo sempre in buona fede. Bisogna ammettere, però che hanno dato molto fastidio le lamentele circa l’inadeguatezza del moro sollevate dal sestiere di Porta Romana in maniera inopportuna a pochi giorni dalla giostra. Le osservazioni, volte al miglioramento della giostra, sono infatti ben accette ma ci vuole un minimo di razionalità. Non si può turbare il mondo quintanaro a ridosso della giostra. E comunque, per dirla tutta, il moro quest’anno si trovava nelle stesse condizioni dell’anno scorso, quando a vincere furono i sestieri di Porta Tufilla, a luglio, e proprio di Porta Romana, ad agosto. Di conseguenza – ha concluso Castelli – non ci è sembrato opportuno fare polemica a ridosso della giostra della tradizione. Ci sono altri tempi e modi per chiedere lumi al consiglio degli anziani, che è sempre aperto alle proposte che arrivano dai sestieri».

Il sindaco, poi, ha anche risposto a chi ha criticato la decisione di sfilare ugualmente di pomeriggio, nonostante le temperature elevate. «Quella relativa al caldo è una psicosi – ha spiegato Castelli – e qualcuno aveva chiesto addirittura di spostare la giostra in orario serale. Questo, però, ci avrebbe fatto perdere lo spazio sulla Rai e non potevamo permettercelo, perchè la vetrina televisiva è irrinunciabile se vogliamo promuovere a livello nazionale la nostra rievocazione storica. Non è facile, in questo periodo, ottenere una diretta Rai, ma noi ci siamo riusciti e dobbiamo esserne soddisfatti, perchè la giostra è stata seguita in tv da 536mila spettatori». 

La palla, poi, è passata a Massetti. «Non avevo dubbi sul rinnovo della fiducia da parte del sindaco e lo ringrazio per le belle parole spese nei miei confronti – ha esordito il presidente del consiglio degli anziani –. Dagli errori si impara e mi auguro che qualcuno possa davvero imparare dall’ultimo errore che è stato commesso (il riferimento, implicito, è per il sestiere di Porta Romana, ndr). Altrimenti quel qualcuno potrebbe mettersi a disposizione del sindaco per rimpiazzarmi come presidente. Per me non ci sarebbe alcun problema. Qualche quintanaro storico ci ha addirittura derisi per aver posticipato la partenza del corteo di mezz’ora, senza sapere che lo abbiamo fatto in accordo con alcuni nutrizionisti per garantire ai figuranti orari più consoni per il pranzo e per la vestizione. Continueremo a lavorare per il bene della Quintana – ha concluso Massetti – ma non escludo che se dovessero ripetersi situazioni come quelle passate sono pronto a rimettere di nuovo il mio mandato nelle mani del magnifico messere».