‘Scomparsa’ con Vanessa Incontrada fa il botto in tv, che spettacolo la Riviera

La Riviera delle Palme fa bella mostra di sé: con 6,2 milioni di spettatori la fiction ha battuto il Grande Fratello

Le riprese della fiction 'Scomparsa' con Vanessa Incontrada (foto Sgattoni)

Le riprese della fiction 'Scomparsa' con Vanessa Incontrada (foto Sgattoni)

San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), 22 novembre 2017 - Uno spot di due ore, visto da 6.2 milioni di persone, in prima serata su Raiuno. La fiction 'Scomparsa' ha fatto il botto (24.5 percento di share), ha battuto il Grande Fratello (Canale Cinque) nel periodo di sovrapposizione tra i due programmi ed è andata oltre le aspettative, se è vero che la produzione era pronta a ritenere soddisfacente anche qualche telespettatore in meno (la previsione era di 4-5 milioni davanti alla tivvù, con un 20 percento di share).

Le riprese a San Bendetto del Tronto (FOTO)

Tante le immagini dedicate a San Benedetto nel suo insieme: panoramiche dall’alto, il molo, il porto, la spiaggia, il lungomare. Qualche ambiente ricostruito negli studi (la pittoresca piazza centrale che appare a inizio episodio), qualche scorcio di Grottammare, ma si parla anche di Cupra e Monteprandone: per il resto un’immagine da cartolina della Riviera delle Palme. La trama era nota: dopo una notte di bagordi, la figlia della psichiatra infantile Nora Telese, Vanessa Incontrada (FOTO) scompre insieme a una sua amica. Sulle sue tracce c’è il vicequestore Giovanni Nemi (Giuseppe Zeno), in mezzo tanti personaggi che sembrano avere sempre qualcosa di troppo da nascondere. La trama della miniserie – dodici episodi in tutto, andrà avanti fino a fine dicembre.

La regia è didascalica come sempre accade nelle fiction Rai, destinate a un pubblico familiare, senza la necessità di particolari alzate d’ingegno o manovre elaborate. Si coglie, qua e là, qualche segnale del tentativo di modernizzare l’intero comparto delle produzioni televisive: rispetto al passato si prova ad affrontare qualche tema tosto (la droga in questo caso, sia pure con molta ingenuità: le pasticche stupefacenti che appaiono a un certo punto sono addirittura di colore rosso e blu) e gli sceneggiatori hanno messo in bocca ai personaggi diverse parolacce, nel tentativo di adattare il linguaggio della fiction a quello della realtà: impresa più o meno riuscità, più meno che più.

Esperimenti, tentativi, escamotage di una televisione che prova a rivoluzionarsi, senza perdere l’ancora di una narrazione che comunque dev’essere edificante. Bando alle polemiche, dunque, su come viene descritta la San Benedetto nella trama: certo, un personaggio la definisce «città di m...» da cui scappare, ma è finzione, non scandalo. Nei titoli di coda è apparso il logo della città di San Benedetto, non quello di Marche Film Commission, che inizialmente aveva promesso di contribuire alla produzione ma che alla fine si è tirata indietro, lasciando tutto l’onore (e la spesa) a Endemol.