Ascoli Piceno, stranieri, in città sono aumentati del 20%

Ecco il trend dal 2012 al 2016. Provincia a più velocità. Il record di Roccafluvione

Gli stranieri portano anche cultura gastronomica da tutto il mondo

Gli stranieri portano anche cultura gastronomica da tutto il mondo

Ascoli Piceno, 27 agosto 2017 - Gli stranieri nelle nostre città crescono o diminuiscono? La risposta appare scontata, ma in realtà le dinamiche sono differenti da Comune a Comune. Una lettura che emerge dai dati pubblicati dal Sole24Ore sul sito Infodata, dai quali si può scoprire la percentuale di stranieri sul territorio e soprattutto l’andamento della loro presenza. A livello nazionale c’è anche un dato sulla provenienza: in Italia nel 2016 c’erano 1,1 milioni di romeni, 450mila albanesi e 420mila marocchini, come emerge dalle rilevazioni dell’Istat.

A guardare l’andamento nel Piceno qualche sorpresa c’è, sia in termini assoluti sia di andamento nel corso dell’ultimo quadriennio. Partiamo dalle città più grandi: Ascoli nel 2016 ha fatto registrare una concentrazione di stranieri del 5,65%, un dato assolutamente contenuto; più alta, seppur di poco, la percentuale di San Benedetto e di Grottammare. Ma già qui una prima considerazione salta subito all’occhio: tra il 2012 e il 2016, nel capoluogo la presenza degli stranieri è cresciuta in modo esponenziale, con un incremento di quasi il 20%; molto di più di quello visto a San Benedetto e soprattutto a Grottammare (quasi il 6%).

Gli incrementi nel quadriennio sono stati a doppia cifra un po’ ovunque, con picchi clamorosi a Montemonaco (40%), Montegallo (33), Carassai (36) per arrivare al 77% in più in quattro anni registrato a Roccafluvione. C’è da considerare che si tratta di piccoli centri, dove l’arrivo anche di poche famiglie può far schizzare verso l’alto il dato della crescita nel tempo: infatti, se si prendono le percentuali degli stranieri nel 2016, in questi Comuni troviamo percentuali simili a quelle degli altri paesi piceni. Solo in poche zone gli stranieri sono presenti in quantità tale da rappresentare la doppia cifra sulla percentuale della popolazione: a Castorano sono l’11%, come pure a Monsampolo, mentre a Spinetoli si attestano sul 10%.

Nel quadro complessivo dei 33 Comuni della provincia ci sono anche quelli che hanno il segno ‘meno’ davanti: tra 2012 e 2016 gli stranieri sono diminuiti in quasi la metà. Sono infatti 14 i centri in cui la popolazione straniera è diminuita: in alcuni casi anche in modo consistente, come ad Appignano, Palmiano e Rotella. Ricavare una conclusione univoca non è possibile, perché se da un lato alcuni piccoli Comuni perdono stranieri come se questi preferissero le città più grandi, dall’altro alcuni centri di modeste dimensioni vedono crescere la percentuale della loro presenza.

d. l.