Terremoto, recuperate le campane sepolte dal 24 agosto

Pescara del Tronto, l’intervento dei vigili del fuoco

I vigili del fuoco e le campane

I vigili del fuoco e le campane

Ascoli, 8 dicembre 2016 - Dopo quella della chiesa di Santa Maria in Pantano a Montegallo, altre importanti campane sono state recuperate: si tratta delle campane della chiesa di Santa Croce di Pescara del Tronto, rimaste sepolte dopo la scorsa del 24 agosto delle 3.36. Sono stati i vigili del fuoco di Ascoli a incaricarsi delle operazioni, con un intervento congiunto tra nucleo Saf (speleo-alpino-fluviale) e personale dell’elicottero «Drago 54» del nucleo di Pescara.

Durante il terremoto di agosto, la chiesa era letteralmente implosa travolgendo e lasciando sotto le macerie anche un crocifisso ligneo del 1400 ed una croce astile del 1200, una delle più antiche della valle del Tronto nel suo genere, entrambe recuperate dai vigili del fuoco nei giorni immediatamente successivi il sisma dell’agosto scorso. Per le campane, vista la mole e l’elevato peso (la più grande 350 chilogrammi), le operazioni sono state molte più laboriose e lunghe, tanto da richiedere anche l’intervento dei Gos (gruppi operativi speciali) per riportarle in superficie e liberarle anche dalla struttura in ferro su cui era stato fissato l’orologio sulla torre campanaria. Quindi sono state imbragate e portate via nell’unica maniera possibile, sollevate dall’elicottero e trasportate in zona sicura.

Intanto, il giorno prima una delegazione di geologi di Taiwan, accompagnati dai vigili del fuoco, ha visitato le zone colpite dal sisma. Il team di asiatici ha voluto osservare da vicino gli effetti dei terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre. Taiwan è un paese ad alto rischio sismico, per questo hanno raccolto dati per mettere a confronto gli effetti di eventi simili in diverse parti del mondo, per poi condurre studi che possano permettere di fare passi avanti nella ricerca sugli eventi sismici.