Terremoto, 23 miliardi di danni. Senza contare il maltempo

E' il conto inviato a Bruxelles. I sindaci si riuniscono, invitati Curcio ed Errani

I danni del terremoto

I danni del terremoto

Ascoli Piceno, 16 febbraio 2017 - Il terremoto ha fatto danni per 23 miliardi di euro: questa la cifra elaborata dalla Protezione Civile nel suo ultimo report inviato a Bruxelles con l’obiettivo di attivare il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea, che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri che sono stati colpiti da catastrofi naturali. Per l’esattezza, si tratta di 23 miliardi e 530 milioni, di cui 12,9 miliardi riferiti ai danni sugli edifici privati e 1,1 miliardi di euro su quelli pubblici.

Dopo la prima richiesta di attivazione del Fondo, datata 16 novembre, ecco che l’Italia integra e aggiorna i suoi dati: se prima erano stati stimati danni e costi pari a 7 miliardi e 56 milioni e la Commissione europea aveva concesso 30 milioni (l’anticipo massimo consentito sul contributo finanziario del Fondo per sostenere le operazioni di emergenza e recupero), ecco che oggi nel fascicolo si delinea una situazione aggravata, che in soldoni significano altri 16 miliardi e 470 milioni, con un incremento dei danni al patrimonio culturale di 2,5 miliardi. Questi sono i numeri mostruosi che ballano intorno alla questione terremoto, per la quale finalmente si comincia a parlare di soldi e a quantificare le somme che serviranno per superare l’emergenza e pensare al futuro.

Al contrario, l’attenzione sulla neve e sui danni dovuti al maltempo appare molto più soft: qui il conto delle risorse necessarie è ancora in divenire. Intanto però i danni ci sono e le amministrazioni locali si trovano nella necessità di intervenire, mettendo sul piatto soldi veri in attesa di veder poi riconosciuto lo stato di calamità e i relativi fondi. Per tenere alta l’attenzione anche sul fronte maltempo i sindaci della provincia si riuniranno lunedì, alle 16 a palazzo San Filippo: un appuntamento annunciato e ora messo in calendario, nel quale gli amministratori del territorio chiederanno a gran voce risorse e certezze. Non solo per il terremoto ma anche per il maltempo, che soprattutto in montagna ha colpito duramente e che ha lasciato uno strascico pesante di frane e smottamenti.

In quell’occasione si farà quindi una ricognizione del dissesto delle strade e dei danni al patrimonio pubblico, alle attività produttive, alle imprese e all’agricoltura. Ma si parlerà anche dei blackout e della necessità di investimenti in questo settore, tanto che sono stati invitati anche i dirigenti dell’Enel. Una lista che comprende anche il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il commissario Vasco Errani.

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