Terremoto, Renzi ad Arquata: “Ricostruiremo anche le seconde case“ / FOTO

Il presidente del consiglio anticipa i contenuti del decreto approvato dal consiglio dei ministri in mattinata

Terremoto, Matteo Renzi ad Arquata del Tronto (Foto Ansa)

Terremoto, Matteo Renzi ad Arquata del Tronto (Foto Ansa)

Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), 11 ottobre 2016 - Anche le seconde case, distrutte dal terremoto del 24 agosto, saranno ricostruite. Ad annunciarlo ad Arquata del Tronto è il premier Matteo Renzi, in visita nelle zone terremotate dopo la visita nel fermano alla Tod’s, che aprirà una fabbrica proprio ad Arquata.

"Stiamo facendo un lavoro molto bello con Errani e Curcio, direi con lo spirito della gente di montagna. Si lavora al di là di ogni divisione politica". Parole che il premier Matteo Renzi ha pronunciato durante la sua visita ad Arquata nel corso della quale ha incontrato i sindaci dei Comuni piceni colpiti dal terremoto del 24 agosto. Arrivato intorno alle 12.55, Renzi è ripartito verso il Reatino intorno alle 13.35. "Il decreto sulla ricostruzione approvato stamattina coinvolge anche le seconde case - ha confermato Renzi - visto che in questi Comuni sono moltissime e senza questi contributi i paesi non ripartirebbero".

“Abbiamo accolto il principio che anche le seconde case saranno restaurate in questo territorio - ha detto Renzi agli amministratori locali, anticipando i contenuti del decreto approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri -, perché altrimenti se non consenti di avere gli strumenti finanziari anche per le seconde case le comunità muoiono. Le seconde case - ha aggiunto - saranno ricostruite, in questa zona sì, chi ha qui una seconda casa ad Arquata sì. C‘è tutta una serie di dinamiche che saranno spiegate dal commissario Vasco Errani e dal sottosegretario Claudio De Vincenti. Essendo un territorio molto ricco di seconde case se non avessimo fatto un aiuto a queste persone non avremmo più ricostruito anche l‘economia del territorio“

Ad attendere il presidente del Consiglio c’erano anche alcuni cittadini dei Comuni terremotati con delle magliette con i nomi dei propri paesi, a voler sottolineare che, al di là delle polemiche sui centri terremotati di serie A e serie B, le popolazioni di Arquata, Pescara del Tronto e Capodacqua sono unite e intendono difendere tutte insieme il futuro. “Questo terremoto ha colpito un’intera comunità che non vuole dividersi ma restare in un clima di forte coesione, perché solo così possiamo ricostruire i nostri paesi“, hanno detto i terremotati, in attesa di poter donare a al premier le loro magliette.

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