Terremoto, controlli alle scuole. Si discute sull'ipotesi rinvio

Ancora sopralluoghi agli istituti di Ascoli. Il sindaco di Acquasanta Terme chiede lo slittamento dell'anno scolastico SPECIALE: FOTO E VIDEO - IL CONTO CORRENTE PER AIUTARE LE VITTIME

Terremoto, gli studenti nelle tendopoli di Acquasanta (Foto Labolognese)

Terremoto, gli studenti nelle tendopoli di Acquasanta (Foto Labolognese)

Ascoli, 7 settembre 2016 - Altra giornata di sopralluoghi nelle scuole di Ascoli Piceno, in particolare negli otto plessi gia' esaminati dai tecnici incaricati dalla Protezione civile. Sono state infatti condotte verifiche nell'istituto scolastico comprensivo Luciani-San Filippo, nello specifico la materna di San Filippo, la scuola elementare di via Sardegna, l'elementare di via Napoli, la materna e l'elementare Tofare e Montessori, l'elementare di via Speranza e la scuola media Luciani.

"I tecnici Aedes della Protezione civile hanno riconosciuto l'agibilita' di tutti i plessi esaminati - fa notare il sindaco Guido Castelli -. Sono 29 complessivamente i plessi scolastici della nostra citta', rimangono da esaminare 13 plessi pubblici a cui aggiungeremo anche i cinque plessi che ospitano scuole paritarie. Ci sembra giusto garantire la massima sicurezza anche ai bambini che frequentano quelle scuole".

Ogni valutazione sulle richieste che si vanno diffondendo circa il rinvio dell'anno scolastico saranno rimesse alla Regione Marche nel momento in cui sara' chiaro l'intero complesso di lavori che sono in via di esecuzione sia nei plessi comunali che in quelli provinciali. "Vi sara' una valutazione ponderata e serena - aggiunge Castelli - che dovra' chiaramente tenere conto dell'esigenza dell'avvio dell'anno scolastico in condizioni di sicurezza e di tranquillita'. Tireremo le somme quando avremo completato i sopralluoghi, cosa che dovrebbe accadere nelle prossime 48/72 ore".

Il sindaco di Acquasanta Terme Sante Stangoni preferirebbe un rinvio "di 10 giorni" dell'inizio dell'anno scolastico nelle zone terremotate: il sisma del 24 agosto ha risparmiato gli impianti termali, a cui la città deve il nome, e la scuola media, "costruita l'anno scorso", che sono ancora agibili, ma ha reso inutilizzabile il plesso che ospitava scuola primaria e scuola dell'infanzia. "In tutto otto classi da sistemare" spiega, oltre 100 alunni. Il Comune ha già individuato l'area dove installare i moduli, "nella frazione Centrale di Acquasanta", ma i moduli stessi ancora non sono arrivati. "Questo è un piccolo centro - osserva il sindaco- , qui non ci sono strutture alternative, altri edifici da adibire a scuola".

Stangoni ha espresso i suoi dubbi oggi in un incontro con il prefetto di Ascoli Piceno Rita Stentella e gli altri sindaci della parte ascolana del cratere sismico. "I tempi sono strettissimi - dice - non credo che ce la faremo ad installare i moduli entro il 15 settembre". E non è molto favorevole ad iniziare le lezioni "in una tenda". Va meglio in altri Comuni del cratere: a Montegallo ci sono 11 alunni in due pluriclassi: saranno accolti in un modulo donato dalla Regione Emilia Romagna. A Montemonaco c'è solo la scuola dell'infanzia, che è agibile: al momento ospita gli uffici del Comune, la cui sede è inagibile. "Anzi abbiamo spazio - dice il sindaco Onorato Corbelli -, all'occorrenza potremmo accogliere anche qualche classe dei paesi vicini".