"Terremoto, truffa coi soldi della beneficenza"

Dopo il blitz delle Iene, la Finanza a casa della donna indagata. Sequestrate carte prepagate e pacchi

Anna Quatela, la donna che ha denunciato la presunta truffa, intervistata da Matteo Vivian

Anna Quatela, la donna che ha denunciato la presunta truffa, intervistata da Matteo Vivian

Ascoli, 14 febbraio 2017 - E’ stata rinviata la messa in onda del servizio del programma tv ‘Le Iene’ sulla presunta truffa ai danni dei terremotati organizzata tramite Facebook da una residente del Piceno. La sua diffusione, inizialmente prevista per domenica durante la prima puntata della nuova stagione, è stata rimandata in conseguenza degli importanti sviluppi registrati proprio in questi giorni e scaturiti dalla denuncia da parte di una delle truffate, l’ascolana Anna Quatela, che, dopo aver contattato gli autori del programma, ha depositato una denuncia per truffa al comando della Guardia di Finanza di Ascoli.

Così, da un’inchiesta tv il caso è diventato ufficialmente un procedimento giudiziario che ha già partorito i primi effetti. A pochi giorni, infatti, dall’inizio delle indagini scattate ai danni di R. R., nata in Campania, ma residente da diversi anni a Pagliare del Tronto, sono già stati eseguiti i primi provvedimenti: venerdì e sabato le Fiamme Gialle di Ascoli, guidate dal comandante Giovanni Gualtieri, hanno provveduto a perquisire l’abitazione dell’indagata con conseguente sequestro di numerosi beni: tra questi il cellulare della donna, schede sim, carte prepagate e bolle di accompagnamento di corrieri espresso, ma anche pacchi in giacenza contenenti materiale vario, probabilmente merce donata per le iniziative di beneficenza che la donna aveva organizzato in rete con il gruppo Facebook ‘Tutti uniti ancora una volta’ e che, invece di consegnare agli effettivi destinatari, avrebbe trattenuto e, secondo alcune fonti, rivenduto attraverso vari canali.

«L’accusa per ora è per il reato di truffa - spiega il legale della Quatela, Gianluca Vernelli –, ma se venissero confermati fatti sui quali si sta indagando, come la vendita di alcuni beni a terzi, si profilerebbe la ricettazione». Per tale motivo sotto la lente del pm ci sarebbe anche un negozio intestato a R.R. con sede in Campania, nonché molteplici profili social riconducibili sempre alla donna. «Non dimentichiamo – prosegue Varnelli – che la mia assistita ha riconosciuto su un sito di shopping online dei capi donati proprio all’indagata, destinati, però, ai terremotati». Da parte dell’indagata per ora regna l’assoluto silenzio: sia lei, sia il suo legale, l’avvocato Alessandro Leonardi, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in questa fase.

Quello che sembra è che l’inchiesta stia allargando sempre più i suoi confini, anche sulla scia di numerose altre denunce presentate da varie parti d’Italia. Per questo motivo ci sarà da aspettare ancora un po’ per vedere in onda le immagini dove la iena Matteo Viviani avrebbe incontrato la presunta truffatrice nel tentativo di chiederle spiegazioni sulle accuse di cui è destinataria. Il servizio, infatti, non sarà diffuso nemmeno domani sera durante la seconda puntata e per ora non c’è una data.