Terremoto, in via Mameli corsa contro il tempo. Iniziati i lavori

Gli sfollati sono 36, dovrebbero poter tornare a casa entro dicembre

Le ruspe e i camion sono entrate in azione a porta Romana (Foto Labolognese)

Le ruspe e i camion sono entrate in azione a porta Romana (Foto Labolognese)

Ascoli, 16 settembre 2017 - Via ai lavori in via Mameli. Da pochissimi giorni, come annunciato anche dal Comune, le ruspe e i camion sono entate in azione a porta Romana. Si tratta di un intervento piuttosto delicato ma che dovrebbe consentire a una dozzina di famiglie di rientrare nelle proprie case a dicembre. Almeno questo è quanto si auspicano tutti dopo la promessa del sindaco Castelli di fare passare ai residenti il Natale nelle proprie abitazioni. Attualmente, 36 persone sono sfollate e vivono in seconde case oppure in strutture alberghiere convenzionate con l’Arengo. Alcuni di loro percepiscono il contributo di autonoma sistemazione destinato ai terremotati per potere consentire loro di pagare l’affitto e quindi di trovare una sistemazione alternativa. Perché è anche, se non soprattutto, a causa delle continue e ripetute scosse di terremoto che si è creata una situazione di instabilità sulla collina che si trova alle spalle di due palazzine.

Al sisma si aggiunse l’incredibile ondata di maltempo. Così, a febbraio, si verificò uno smottamento del terreno e durante un sopralluogo i vigili del fuoco disposero l’evacuazione di due strutture adiacenti, all’incirca a metà della via parallela a via Oberdan e viale Treviri. E 12 famiglie si ritrovarono in strada da un momento all’altro. Il problema è che l’instabilità del costone era cosa ben nota da tempo. Il terreno è di proprietà di due privati, che però non hanno mai eseguito, o hanno eseguito solo parzialmente, i lavori di messa in sicurezza. Ne sono scaturiti diversi procedimenti giudiziari per stabilire la competenza degli interventi, che hanno visto coinvolti, oltre ai due proprietari, anche Comune e Provincia. La situazione non si è mai risolta, ma di fronte all’emergenza di questo inverno l’Arengo è stato costretto a prendere di petto la vicenda e ha così deciso di realizzare l’intervento di propria iniziativa, annunciando fin da subito di volersi rivalere economicamente sui due privati proprietari del terreno. Non si escludono, perciò, ulteriori procedimenti giudiziari. Intanto, però, sono iniziati i lavori, al termine dei quali i residenti potranno rientrare nelle proprie case. Si spera entro Natale.