Freddato a colpi di pistola sotto casa, preso un albanese: ha confessato

Martinsicuro: ucciso Roberto Tizi, 35 anni, originario di Petritoli

L'omicidio di Martinsicuro (Foto Ansa)

L'omicidio di Martinsicuro (Foto Ansa)

Ascoli, 9 giugno 2015 - Una comunità sotto choc per l’efferato omicidio avvenuto poco dopo le 22 di domenica nel quartiere Tronto, in via Vasco De Gama a Martinsicuro. La vittima è Roberto Tizi, 35 anni, nato a San Benedetto, vissuto a Petritoli, residente a Martinsicuro, con precedenti giudiziari, ucciso a colpi di pistola sotto gli occhi della compagna, M.P. di 47 anni, d’origine siciliana, rimasta ferita a un ginocchio da un colpo d’arma fuoco che l’ha colpita di striscio. La donna è l’unica testimone di quanto accaduto ed è stata subito interrogata dai carabinieri, che hanno impiegato poco più di 12 ore per rintracciare il presunto assassino. Nella tarda mattinata di ieri i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica hanno fermato il presunto killer, Arjan Ziu di 44 anni, albanese, domiciliato in zona. L’uomo è stato intercettato dai militari mentre camminava tranquillamente in piazza Cavour, a Martinsicuro. Non ha opposto resistenza e nel primo pomeriggio, interrogato dal procuratore capo Antonio Guerriero e dal sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, Bruno Auriemma, ha confessato l’omicidio. L’arma, sembra trattarsi di una pistola di piccolo calibro, non è stata trovata. Dopo le formalità di rito l’albanese è stato associato al carcere Castrogno di Teramo.

Le indagini sono ancora in corso. La salma della vittima è stata messa a disposizione della Procura della Repubblica di Teramo che ha disposto l’autopsia, in programma domani. Si è trattato, probabilmente, di un regolamento di conti dopo il diverbio che l’albanese aveva avuto con la vittima, nel pomeriggio di domenica, davanti a un noto locale nello stesso quartiere Tronto, sfociato in una scazzottata. L’albanese sarebbe stato picchiato davanti a tutti e non è da escludere che possa aver deciso di impugnare l’arma per «lavare» l’onta. In quell’occasione sul posto erano giunti i carabinieri della locale stazione per sedare il litigio. Erano volate accuse e minacce pesanti, poi in serata il fatto di sangue che ha sconvolto gli abitanti del luogo, che si sentono frastornati e che invocano un maggiore aiuto delle istituzioni per fronteggiare il crescente fenomeno della delinquenza.

In tal senso si è espresso anche il sindaco Paolo Camaioni. Roberto Tizi stava scendendo dalla Renault Clio condotta dalla compagna, proprio sotto la loro abitazione, quando è stato raggiunto da due o forse tre colpi d’arma da fuoco, mentre un altro ha ferito la donna al ginocchio. Trasportata all’ospedale di Giulianova è stata medicata e subito dimessa. A chiedere l’intervento dei carabinieri è stata una donna del quartiere che ha sentito gli spari e poi visto l’uomo crollare a terra. Sul luogo del terribile fatto di sangue sono arrivati i militari dell’arma della compagnia di Alba Adriatica e del reparto operativo provinciale di Teramo, unitamente al sostituto procuratore della Repubblica, Bruno Auriemma e il medico legale Giuseppe Sciarra.