Ascoli, violenza sessuale, minorenne e disabile abusata per la terza volta

Coinvolti un teramano e un ascolano conosciuti ad una festa

Violenza (immagine di repertorio)

Violenza (immagine di repertorio)

Ascoli, 23 aprile 2017 - Si stenta a credere alla notizia che è emersa circa un terzo caso di violenza sessuale che la stessa ragazzina con deficit psichico, avrebbe subito. Per il primo caso un ascolano è stato condannato in via definitiva per il secondo caso ci sono due uomini attualmente sotto processo. Ma è emerso nel frattempo un terzo caso che coinvolge altri due uomini, un teramano di 43 anni e un ascolano di 37 anni residente in Abruzzo.

Assistiti dagli avvocati Simone Matraxia e Emanuele Pucci, ai due è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini. Questo terzo, presunto, caso di violenza sessuale è emerso durante un’audizione protetta della giovane nell’ambito delle indagini sfociate nel processo attualmente in corso. Il contesto in cui sarebbero avvenuti i fatti riguarda anche in questo caso il mondo delle feste, del karaoke: un ambiente che la ragazzina frequentava assiduamente, appassionata di canto e ballo. In queste occasioni avrebbe conosciuto i due uomini che avrebbero approfittato di lei. Secondo l’accusa il teramano avrebbe compiuto atti sessuali con la giovane disabile nel periodo fra giugno e luglio 2015. L’ascolano è accusato di aver abusato sessualmente di lei nel 2014. Il racconto della ragazza è stato evidentemente ritenuto credibile dal sostituto procuratore Umberto Monti titolare di tutte e tre le inchieste che hanno riguardato la ragazzina ascolana.

Ed è nell’indagare sul secondo caso, quello attualmente al vaglio del tribunale di Ascoli, che la ragazzina ha raccontato queste altre storie a sfondo sessuale che avrebbe avuto con gli uomini oggi finiti sotto inchiesta per violenza sessuale su minorenne, reato che avrebbero commesso approfittando della sua inferiorità psichica. Nel processo in corso per violenza sessuale e detenzione di materiale pornografico sono imputati un uomo di 51 anni e di uno di 62, entrambi residenti in provincia di Teramo.

Ad uno dei due sono contestati rapporti sessuali completi, all’altro palpeggiamenti reciproci. I due indagati si sono difesi durante il processo. Uno ha detto di aver conosciuto la ragazza attraverso Facebook e che lei gli aveva chiesto di introdurla in un gruppo musicale che stava per costituire e che durante gli incontri ci sono stati solo atti sessuali, ma mai rapporti completi. Anche l’altro indagato ha sostenuto di aver avuto un paio di incontri, ma che anche nel suo caso non c’è stato alcun rapporto sessuale completo. Contestato anche lo scambio di foto erotiche attraverso WhatssApp.