Ascoli, alberghi a Pasqua, il terremoto lascia il segno. Il calo di arrivi sfiora il 50%

Qualche dato positivo c’è ma la differenza rispetto agli scorsi anni è forte

Turisti ad Ascoli (foto LaBolognese)

Turisti ad Ascoli (foto LaBolognese)

Ascoli, 15 aprile 2017 - Il primo banco di prova, la Pasqua, supera, ma non a pieni voti purtroppo, l’esame della ripresa turistica post terremoto. A confermarlo sono gli albergatori, alle prese, ancora, con un periodo di certo non facile. Le prenotazioni per questo primo weekend primaverile di festa ci sono, sì. Ma non raggiungono di certo i numeri dello stesso periodo dello scorso anno, per molti uno dei migliori in termini di presenze turistiche in città. «La struttura – dice Andrea Taddei, titolare dell’albergo Sant’Emidio in pieno centro storico – per Pasqua è per metà piena, questo però perché abbiamo un gruppo proveniente dal nord Italia che soggiornerà per due notti, sabato e domenica. Ma abbiamo dovuto tutti abbassare i prezzi. E per l’estate, luglio e agosto, a differenza dello scorso anno, non ci sono ancora prenotazioni. Per i ponti del 25 aprile e del primo maggio, invece, un po’ di movimento c’è, ma mai come quelli del 2016. La cosa spaventosa – continua – è che da circa 800 visite al giorno del sito, il giorno dopo il terremoto, il 25 agosto, siamo passati inizialmente a 15. Mancano proprio i turisti, mentre con il business lavoriamo ancora bene. Ci sono eventi, come ad esempio i convegni nazionali, che ci portano tantissimo lavoro, mentre altri, come la Quintana o il mercatino dell’antiquariato, che non ci portano nulla. Anzi, i turisti si arrabbiano perché le piazze sono transennate e occupate e non possono scattare le foto. Per la Tenzone Aurea, invece, abbiamo l’albergo pieno con gli atleti e gli accompagnatori».

Situazione analoga al Palazzo dei Mercanti di Matteo Di Sabatino. «Non siamo al completo per Pasqua – dice Simona della reception –, a differenza degli altri anni. Mentre per i ponti del 25 aprile e del primo maggio non abbiamo ancora prenotazioni. La tendenza si è invertita. Se prima del terremoto lavoravamo il 60% con i turisti e il 40% con il business, ora accade l’esatto contrario».

«Piano piano – continua Maria Enrica Tassi, titolare dell’hotel e residenza ‘100 Torri’ – ci stiamo riprendendo. Un po’ di ossigeno arriva, ma di certo non siamo soddisfatti. Speriamo in una buona stagione, ma dobbiamo essere tutti uniti per far passare il messaggio che Ascoli è ancora una città viva, bella e fruibile. Per i giorni di Pasqua ho delle prenotazioni da parte di turisti stranieri, ma Pasqua 2016 è stata tutta un’altra storia. Idem per i ponti. Purtroppo il turismo ha subito un danno gravissimo e lavoriamo sempre più con i last minute».

«C’è stato un calo rispetto al 2016 – dice il titolare dell’hotel Pennile, Marco Ciucci – almeno del 50%. Abbiamo poche prenotazioni per Pasqua e da parte di soli italiani. Quella passata, prima del 24 agosto, è stata la stagione migliore degli ultimi anni. E ci vorrà del tempo per tornare a fare quei numeri’. Al completo, invece, il B&B ‘Il Battistero’ di Eurosia Fioravanti. «Siamo pieni – dice – sia per Pasqua che per il 25 aprile. Ma abbiamo poche stanze».