Chiude la Prysmian, l’ad: “Ricollochiamo gli operai”. Castelli: “Se ne occuperà Renzi”

Battista: “Per noi non ha senso tenere aperto lo stabilimento”. Il sindaco ha parlato del caso con il presidente del Consiglio

Ascoli, assemblea dei lavoratori Prysmian (Foto Labolognese)

Ascoli, assemblea dei lavoratori Prysmian (Foto Labolognese)

Ascoli Piceno, 9 aprile 2015 - Lo stabilimento Prysmian di Ascoli sarà chiuso. L’a.d. della società, Valerio Battista, lascia poche speranze parlando a margine di una conferenza organizzata da Equita sul settore Construction and Engineering.

“Lo stabilimento ha 120 dipendenti scarsi - spiega Battista - e lavora nel segmento oil and gas dove il mercato è crollato: per noi non ha senso tenerlo aperto nonostante le pressioni politiche in questo senso”. L’obiettivo della ex Pirelli Cavi “è ridurre il numero di stabilimenti e aumentare la loro grandezza”.

Per l’Italia dove il gruppo ha 9 complessi produttivi questo non dovrebbe comportare ulteriori sacrifici: “Al momento è l’unico che abbiamo necessità di chiudere”. Qualche apertura per Ascoli arriva invece sul fronte occupazionale dal momento che “abbiamo la possibilità di ricollocare il personale come abbiamo fatto dopo la chiusura di Livorno Ferraris” avvenuta nel 2012.

Battista si dice anche pronto a “restituire i finanziamenti europei ricevuti che, comunque, non erano per lo stabilimento di Ascoli, ma per quelli di Fos di Battipaglia e Arco Felice”.

“Avendo avuto la possibilità di incontrare il presidente Renzi, in qualità di membro della delegazione Anci che oggi si è recata a Palazzo Chigi per le note vicende connesse alla prossima emanazione del Def, ho ritenuto doveroso confrontarmi con il presidente del Consiglio per sollecitare un suo intervento per scongiurare la ventilata chiusura dello stabilimento Prysmian di Ascoli”. Lo rende noto Guido Castelli, sindaco di Ascoli e presidente dell’Ifel Fondazione Anci (Istituto per la Finanza e l’Economia locale).

“Un’unità produttiva - seguita Castelli riferendosi allo stabilimento ascolano che rischia di chiudere - che si è sempre distinta per l’elevata competitività nell’articolato panorama della società e che sarebbe davvero ingiustificato smantellare. Renzi conosce bene la Prysmian avendo visitato uno stabilimento della public company nel corso della sua recente visita in Australia e anche per questo ho voluto coinvolgerlo direttamente. Renzi mi ha assicurato il suo interessamento anche in ragione dell’impegno che, rispetto alla vertenza, sta profondendo lo stesso viceministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti. Lunedì dovrebbe tenersi un nuovo confronto tra azienda, sindacati e rappresentanti del Mise. Non smetteremo di lavorare - conclude Castelli - per favorire la composizione di questa vertenza cosi anomala”.