Fritto misto all’ascolana

Ascoli, 22 novembre 2015 - Abbiamo aperto il calderone della Start e ci abbiamo trovato un po’ di tutto. A partire dal clientelismo all’ascolana, ovvero un fritto misto in cui tanti potevano spizzicare. La società di trasporti regalava soldi come fossero gadget: spesso piccole cifre con cui si accontentava una platea vastissima di persone e associazioni. Pubblicità, sponsorizzazioni e consulenze erano i mezzi attraverso cui far uscire denaro in mille rivoli, che messi insieme sono diventati un fiume in piena di sprechi.Finchè gli amministratori hanno cominciato a chiudere rubinetti.

Troppo tardi, perché nel frattempo i bilanci sono andati in profondo rosso. Poi c’erano i politici stipendiati in modo discutibile ma legittimo. C’è anche il caso del maxi ammanco causato dall’agenzia Cameli, scandalo esploso ormai da mesi. E qui non c’è niente di legittimo. Oggi iniziamo a raccontare cosa è successo in tutti questi anni partendo da un’intervista al notaio Pietro Caserta, che da poco più di un anno ha assunto la guida della Start. E nei prossimi giorni andremo avanti. Seguiteci, perché nel calderone della Start c’è davvero di tutto