San Benedetto del Tronto (Ascoli), 5 ottobre 2014 - La chiesa di San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto era gremita oggi pomeriggio per i funerali di Pietro Sarchiè (FOTO), il pescivendolo scomparso il 18 giugno nel Maceratese durante un giro di consegne e ritrovato assassinato con un colpo di pistola alla nuca, il corpo semi carbonizzato, il 5 luglio nelle campagne di San Severino Marche.
Attorno ai familiari si sono stretti parenti e amici, ma anche tanti dei clienti che Sarchiè visitava ogni settimana in provincia di Macerata, e con i quali aveva stretto legami di amicizia. Poco prima del rito, la figlia Jessica ha postato un messaggio sulla sua pagina Facebook: ''Oggi è il giorno più brutto della mia vita e ci sono dentro, nel peggiore dei modi, perché mio padre non mi è venuto a mancare per volontà di Dio, ma per mano assassina. E' andata nel peggiore dei modi; esseri immondi, mi hanno strappato mio padre in modo barbaro e hanno deciso per il mio e nostro futuro. Babbo, mi manchi e mi domando dove sei''.
Per l'omicidio, che sarebbe maturato per motivi di rivalità commerciale, la procura di Macerata ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone: il principale indiziato è il pescivendolo siciliano Giuseppe Farina, il quale perà nega ogni addebito.