Grattacielo di Monticelli, accordo con 34 famiglie

Chi ha accettato andrà in altre case popolari. Intanto arrivano i soldi dalla Regione

Il grattacielo da evacuare

Il grattacielo da evacuare

Ascoli, 22 giugno 2016 - Sul grattacielo di Monticelli l’Erap incassa un’ottima notizia: la Regione ha stanziato 1,2 milioni, la somma necessaria per dare completa copertura finanziaria all’opera. Un passaggio fondamentale, che andava solo formalizzato e che adesso è compiuto.

Se questo è un motivo di ottimismo, che riguarda la parte amministrativa dell’operazione che dovrà portare al restyling completo dell’immobile di largo dei Fiordalisi, dall’altro lato c’è tutta la partita che si sta portando avanti con gli inquilini.

Sono 56 i nuclei familiari che dovranno lasciare le loro case, per andare a vivere altrove durante il periodo necessario all’intervento. Questo lato umano della vicenda è tutto nelle mani del presidio ascolano dell’Erap, che ha incassato l’ok di 34 famiglie alle soluzioni proposte. Ma andiamo con ordine.

L’Erap ha stilato una graduatoria per i trasferimenti, utilizzando i criteri della legge sull’edilizia residenziale pubblica per le assegnazioni: sono stati seguiti criteri oggettivi che hanno portato l’ente ad acquisire ulteriore documentazione (come i certificati di invalidità) e a formare la graduatoria.

Una volta conclusa questa fase, è iniziato il confronto con gli inquilini, che sono stati chiamati a partire dai primi: entro giovedì si concluderà questa consultazione, che è la seconda visto che già c’erano stati degli incontri preliminari con i nuclei familiari per chiarire e mettere sul tavolo le necessità di ciascuno.

«Dopo questa graduatoria - ha detto la responsabile del presidio ascolano dell’Erap, Stefania Di Lorenzo - abbiamo fatto i relativi abbinamenti con i vari alloggi e li abbiamo proposti agli inquilini, seguendo l’ordine stilato. Di quelli che abbiamo già interpellato, 34 hanno accettato. Non è stato un lavoro facile, sia per gli aspetti pratici sia per quelli umani: voglio ringraziare i colleghi dell’ufficio utenze e i geometri che hanno preso parte a questa operazione. Considerata la loro situazione siamo anche andati, in via del tutto eccezionale, a fargli vedere gli alloggi».

Un’operazione che, almeno al momento, è stata tutta ‘interna’: questo significa che gli appartamenti proposti sono tutti di proprietà dell’Erap, dislocati tra Monticelli, Porta Solestà, Pennile e Poggio di Bretta: tutte case di edilizia residenziale pubblica disponibili. «Qualcuno non ha accettato, accompagnando la decisione con giustificati motivi. Però abbiamo specificato che finiranno in fondo alla graduatoria. La parte difficile arriva ora, proprio con queste persone che si trovano agli ultimi posti».

Che potrebbero finire in alcuni alloggi privati, visto che nei mesi scorsi l’Erap aveva emanato un avviso per fare una ricognizione delle possibili soluzioni proposte dal mercato privato, che comunque resta l’estrema ratio. Perché comunque le cifre che verranno impegnate per pagare la differenza del canone di locazione saranno sottratte alla somma complessiva prevista per l’intervento. Come pure i soldi necessari per il trasloco, che sarà affidato a due ditte (una si occuperà dei primi otto piani, l’altra di tutto il resto) attraverso una procedura di gara sul mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni. Quello che conta è la realizzazione dell’intervento: ora siamo nella fase conclusiva della progettazione esecutiva, ma soprattutto ci sono gli 1,2 milioni per completare la copertura economica all’opera.

Daniele Luzi