Martedì 16 Aprile 2024

Rogo allo chalet Medusa per ritorsione: in manette la gang dell’eroina

Scoperti gli autori dell'incendio: erano stati cacciati perché volevano spacciare FOTO

Il rogo  allo chalet La Medusa

Il rogo allo chalet La Medusa

Ascoli, 25 gennaio 2015 - Due obiettivi raggiunti partendo da un’unica indagine. La Polizia di Ascoli è riuscita in un colpo solo a debellare un vasto giro di spaccio di eroina e al tempo stesso individuare i responsabili del rogo del marzo scorso allo chalet Medusa. Perché è proprio dal noto stabilimento balneare di San Benedetto del Tronto, uno dei punti di riferimento della movida rivierasca, che parte tutto. Le indagini condotte dalla polizia di Ascoli in collaborazione con il commissariato di San Benedetto hanno permesso di appurare che l’incendio era doloso e che si trattava di una ritorsione di un gruppo di nordafricani nei confronti dei proprietari dello chalet-discoteca, ‘colpevoli’ di averli allontanati o in alcuni casi non averli fatti entrare nel locale. Gli individui erano stati cacciati anche la sera prima del rogo, perché ritenuti potenziali spacciatori. Tramite una telecamera di sicurezza è stato possibile assistere a tutta la messa in atto dell’incendio: le immagini mostrano quattro uomini cospargere con delle taniche la benzina sul pavimento e poi appiccare il fuoco. Una volta individuate alcune persone sospette, la Polizia ha iniziato una capillare attività di indagine, dalla quale è emersa l’esistenza di una vasta rete di spacciatori che agivano nelle province di Ascoli e Teramo. Così, all’alba di venerdì, sono state arrestate quindici persone con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio e quattro di loro sono state denunciate anche per il rogo.

Come agivano. La droga, confezionata in panetti, proveniva dalla Campania e veniva trasportata da alcuni corrieri che utilizzavano i mezzi pubblici. Gli uomini della Mobile, grazie alle intercettazioni telefoniche e, successivamente, ad una serie di appostamenti in borghese, sono riusciti ad individuare gli spacciatori durante i viaggi e ad arrestarli appena scendevano nelle stazioni di Giulianova e di San Benedetto. Gli agenti si camuffavano da pescatori o da persone che portavano a spasso il proprio cane. In altri casi si confondevano tra i passeggeri del bus facendo tutto il viaggio da Napoli fino al litorale adriatico. L’ attività ha consentito di sequestrare 4 chili di stupefacente di ottima qualità, che avrebbe reso ai malviventi 300 mila euro. «Siamo soddisfatti per come hanno agito in sinergia la Mobile di Ascoli ed il commissariato di San Benedetto», ha detto il questore di Ascoli Giuseppe Fiore nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina negli uffici della Polizia, mentre il capo della Mobile Roberto Di Benedetto ha spiegato come «la diffusione di un tipo di droga rispetto ad altre varia a seconda dei periodi. Influiscono fattori sociali e costi. E’ sceso il consumo di cocaina, anche perché ultimamente è tagliata male, mentre è in aumento quello di eroina».