Investito in bici da un furgone per i gelati, muore Domenico Spinozzi

L'incidente sulla provinciale Bonifica in contrada Piane Tronto. Nulla da fare per il 61enne

L'incidente in cui ha perso la vita Domenico Spinozzi

L'incidente in cui ha perso la vita Domenico Spinozzi

Ascoli, 26 luglio 2015 - NON c’è stato nulla da fare per il 61enne, Domenico Spinozzi di Monteprandone investito in sella alla sua bici, nella mattinata di ieri, in contrada Piane Tronto, in località Controguerra da un furgone che trasportava gelati.

L’uomo alla guida del camion si è fermato per prestare soccorso, ma Domenico Spinozzi era deceduto in seguito alle profonde ferite riportate nel violento urto.

L’incidente si è verificato alle 10 di ieri mattina, al chilometro 8, sulla strada provinciale Bonifica, la strada a cavallo tra le province di Ascoli e Teramo, poco lontano dalla rotonda di Spinetoli.

Non è ancora chiara la dinamica del sinistro che è al vaglio degli inquirenti. L’impatto, comunque, è stato devastante. Le situazione è apparsa ai primi soccorritori subito molto grave. Infatti inutile è stato l’intervento del personale inviato dal 118 perché l’ uomo è deceduto all’istante.

Sul posto è intervenuta la polizia stradale del comando provinciale di Teramo che ha eseguito i rilievi di legge. Le indagini dovranno accertare l’esatta dinamica di quanto accaduto ieri mattina, dinamica che, al momento, sembra ancora poco chiara. Secondo i primi racconti delle persone intervenute sul posto del sinistro, i due mezzi sembrano siano entrati in collisione frontalmente: un impatto devastante.

Il magistrato, il sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, ha disposto la rimozione della salma che è stata composta nell’obitorio dell’ospedale di Sant’Omero e sulla quale sarà effettuata la ricognizione cadaverica.

Entrambi i mezzi, il furgone e la bicicletta sono stati posti sotto sequestro. La vittima dell’incidente, era sposato e padre di due figli. La provinciale Bonifica resta una strada molto pericolosa, l’incidente di ieri infatti è avvenuto a poca distanza, da un altro gravissimo sinistro, avvenuto nel territorio di Ancarano, all’altezza dello svincolo per Castel di Lama il 23 luglio scorso, in cui perse la vita il 43enne Claudio Di Pietro, residente a Sant’Egidio alla Vibrata.