Traffico di opere d’arte, ex antiquario nei guai

Recuperati ben 241 tesori, alcuni dei quali erano custoditi in casa del sambenedettese

I carabinieri mostrano alcune delle opere rubate nelle chiese ma anche nelle case di privati cittadini

I carabinieri mostrano alcune delle opere rubate nelle chiese ma anche nelle case di privati cittadini

San Benedetto (Ascoli), 26 novembre 2015 - Opere d'arte, trovate in casa di un ex antiquario di San Benedetto, sono state recuperate dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale delle Marche (altro servizio in Nazionale). Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Ascoli, pubblico ministero Lorenzo Destro ed hanno permesso di rintracciare 142 oggetti, tra cui molti dipinti, che risultavano rubati in varie chiese delle Marche. In totale gli investigatori dell’arma di Ancona hanno recuperato 241 opere d’arte. All’attività hanno collaborato i funzionari della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche di Ancona e gli uffici per i beni culturali  delle diocesi interessate.  I riscontri hanno così consentito di appurare che molti beni d’arte appartenevano a chiese situate nelle diocesi di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. Alcuni dipinti del ’600 e ’700, raffiguranti immagini sacre, una pala d’altare, tabernacoli, statue, oggetti liturgici, potranno tornare presto nelle rispettive diocesi. Uno dei dipinti sequestrati, raffigurante «La deposizione di Gesù», della fine del ’600, è stato rubato da un’abitazione privata in provincia di Lecco nel 1995.

All’individuazione si è arrivati confrontando le foto inserite nella Banca Dati del comando tutela patrimonio culturale di Roma, fornite a suo tempo dal derubato nel momento della denuncia di furto. Nell’ambito delle indagini, sviluppando alcuni risultati investigativi, è stato recuperato un busto in terracotta, raffigurante «Il Redentore», rubato in un’abitazione privata di Reggio Emilia nel 1989. I Carabinieri hanno seguito le tracce del busto che nel corso degli anni è passato attraverso diversi proprietari. Era stato trattato da un antiquario di Teramo, poi da due altri antiquari di Roma e in seguito è giunto in Inghilterra. Da qui è stato di nuovo trasportato in Italia, dove è stato sequestrato all’ultimo detentore, un antiquario romano che appena avuto contezza dell’origine illecita del bene l’ha messo a disposizione dei Carabinieri.

 La scultura, una preziosa terracotta della fine del ‘400 di «scuola toscana», sarà presto restituita ai legittimi proprietari. Al momento sono state indagate otto persone, alle quali sono state attribuite responsabilità per vari reati che vanno dalla ricettazione all’illecita alienazione e al riciclaggio, poiché uno dei dipinti è stato smembrato in quatto parti, tre delle quali recuperate. Il lavoro degli investigatori prosegue per individuare l’originaria collocazione di alcuni dipinti sotto sequestro.