Mareggiate e allagamenti, Riviera torturata

Guai soprattutto per la costa a Cupra

Allagamenti a San Benedetto

Allagamenti a San Benedetto

Ascoli, 25 ottobre 2014 - L’annunciata violenta perturbazione che ha interessato tutta la fascia costiera, sta scivolando via senza lasciare gravi danni sul territorio. Ha piovuto molto, ma ad intervalli, dando la possibilità all’acqua di defluire tra un forte scroscio e l’altro, risparmiando la Riviera da seri alluvioni. Ciò nonostante, a San Benedetto, le solite zone a rischio non sono sfuggite al loro destino, in particolare le piazze del mercato, via Roma e via Calatafimi e alcune strade del centro che sono state chiuse nel momento di massimo afflusso dell’acqua.

Se l’è cavata la maggior parte dei sottopassi ferroviari. La fascia costiera è stata interessata da una forte mareggiata che in alcuni punti ha lambito le strutture private. Forte fenomeno erosivo, come sempre, alla foce del torrente Albula. A Grottammare c’è stato il primo vero collaudo per le quattro scogliere rinfoltite nella zona nord, parallele a via Colombo, fino alla testata della pista ciclo pedonale. Il risultato non è esaltante. Le barriere frangi flutto hanno funzionato, ma quando il mare arriva da nord, le correnti s’infilano dritte verso terra e piombano addosso allo stabilimento del Circolo Velico Le Grotte, mettendolo di nuovo a dura prova, almeno sul lato nord, colpito in pieno dalle onde. Meglio a sud, perché al riparo della prima scogliera. Per proteggere la testata della pista ciclo pedonale, il tratto di spiaggia libera e la sede del Circolo Velico, che è una vera e propria concessione demaniale, servono almeno altre due barriere frangi flutto verso nord, altrimenti si è punto a capo. Quella zona resta scoperta e quindi sempre a rischio. Nella stesa situazione versa anche la pista ciclo pedonale la cui scogliera radente continua a scivolare verso mare nel tratto che va da Nord del 43° Parallelo fin oltre il secondo ponte di ferro.

Le onde scavalcano la protezione, divenuta inefficace, e piombano sulla pista fino ad arrivare a ridosso della massicciata ferroviaria. Andando avanti di questo passo il rischio per la ferrovia può divenire molto reale. Il comune di Grottammare sta cercando di interessare i vertici di Rfi (Rete ferroviaria italiana), affinché prenda provvedimenti, poiché il rinfoltimento della scogliera ha un duplice effetto, salvare la pista ciclo pedonale e la massicciata ferroviaria. Al momento tutto tace. Se la cava, invece, la scogliera soffolta a sud della foce del Tesino, destinata in tempi brevi a divenire emersa. Nonostante la mareggiata da nord, le onde non sono riuscite ad arrivare agli stabilimenti balneari.