Manuli, azienda e sindacati siglano l’accordo in Regione

L’assessore Loretta Bravi: «Progetto di rilancio»

L'assemblea

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Ascoli, 25 novembre 2015 -  Ratificato ieri ad Ancona l’accordo sulla Manuli, con le organizzazioni sindacali e l’azienda che hanno messo la firma sul documento uscito dall’incontro di venerdì e ieri sottoposto all’attenzione dei dipendenti, che a loro volta hanno dato il via libera. Quella di ieri stata una giornata importantissima per i lavoratori della Manuli, che infatti si sono ritrovati in massa al Poggio, per un’assemblea durante la quale si è discusso il documento, uscito dopo numerosi incontri tra azienda e sindacati, e che si è chiusa con l’ok delle maestranze. La bozza d’accordo, quella firmata venerdì a tarda sera in Regione, di fatto riduceva il numero degli esuberi, considerando che dai 99 ipotizzati inizialmente si è arrivati a prevederne 56, con tutta una serie di opzioni accessorie.

Dei 56 esuberi effettivi, 19 saranno ‘recuperabili’ attraverso e quindi si arriva al numero di 37 esuberi. Per questi si dovrà fare un discorso ulteriore, tenendo conto in primis di coloro che non si opporranno al licenziamento, accettando trenta mensilità. In una nota la Regione ha parlato di «un accordo che garantisce la continuità produttiva dell’azienda nell’ascolano, prevedendo nuovi investimenti. La richiesta avanzata, in prima battuta, dalla Manuli, che prevedeva 100 esuberi, è stata modificata, riducendo gli esuberi a 56 unità e individuando forme di incentivazione all’esodo oltre a diverse modalità di sostegno al reddito. La Regione ha cercato di favorire il dialogo tra le parti con lo scopo di giungere alla massima tutela dei lavoratori». L’assessore regionale al lavoro, Loretta Bravi, ha dichiarato che «la crisi strutturale e produttiva che investe le piccole e medie imprese marchigiane, in particolare l’Ascolano, resta pesante anche se questo accordo si innesta in un progetto di rilancio del territorio che vede, in questi mesi, tutte le forze politiche e sociali lavorare in maniera coesa».