«Bruciateli come al Ballarin»: la folle frase di un tifoso scatena il caos

Polemiche a non finire dopo Monticelli-Samb. Anche il sindaco Guido Castelli prende le distanze: «Una bestialità»

Un momento di Monticelli-Samb

Un momento di Monticelli-Samb

Ascoli, 8 febbraio 2016 – Ha suscitato un vespaio di polemiche la frase urlata da un tifoso, che evocava il rogo del Ballarin del 7 giugno 1981 («Bruciamoli come al Ballarin»), in occasione della partita tra Monticelli e Samb di domenica pomeriggio.

L’infelice esternazione di una singola persona, che si è sentita chiaramente nelle riprese di ‘Samb Channel’, ha sollevato un polverone, tanto che in rete si è fatto molto aspro il dibattito tra i sostenitori ascolani e quelli rivieraschi. A prendere le distanze da quanto accaduto è stato anche il sindaco Guido Castelli. «L’espressione demenziale dello pseudo tifoso che nel corso della partita tra Samb e Monticelli ha rievocato la tragedia del rogo del Ballarin va condannata senza riserva alcuna – ha scritto poco fa il primo cittadino -. Negli stadi purtroppo si sentono troppo spesso bestialità, come nel caso di domenica, che deturpano il calcio e lasciano una grande amarezza in tutti coloro che giornalmente lavorano affinché questo splendido gioco possa continuare ad entusiasmare la gente».

A prendere posizione è stata anche la società del Monticelli. «L’Asd Monticelli si dissocia e si scusa in maniera forte e decisa dalle frasi vergognose pronunciate da un singolo spettatore e riprese da diverse testate giornalistiche – ha scritto in un comunicato ufficiale la dirigenza biancoazzurra -. La societá si è dimostrata sempre contro ogni forma di violenza e impegnata in prima fila per la crescita sportiva e umana dei suoi ragazzi. Quando si parla di tragedie come quella dell’incendio al Ballarin o come la morte di Reno Filippini bisognerebbe dimostrare un rispetto che va oltre ogni forma di campanilismo o divisione. Non accettiamo però che la frase pronunciata da una singola persona permetta di lanciare fango su tutta la tifoseria del Monticelli, generalizzando un comportamento che non le appartiene e per cui molti hanno provato vergogna. La speranza è che si possa tornare a parlare solo e sempre di calcio giocato».