Piceno innovativo, start up da podio. Siamo la terza provincia in Italia

Intanto la Cna presenta il concorso ‘Cambiamenti’ per i giovani

Giovani imprenditori

Giovani imprenditori

Ascoli, 21 luglio 2016 - I numeri del Piceno che lavora e produce si rincorrono e rimbalzano, a volte anche in maniera contrastante: se infatti i segnali di una crisi ancora galoppante ci sono tutti, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione, dall’altro qualche numero indica una possibile via di ripresa.

Allo stesso modo, se i dati dell’export della nostra provincia vanno letti tenendo conto del settore farmaceutico, contestualmente i risultati ottenuti sul fronte delle start up innovative non possono che essere incoraggianti. Allora partiamo dall’export: nel primo trimestre di quest’anno il Piceno ha fatto registrare esportazioni per 720 miliardi di euro, con un incremento vicino all’1% rispetto allo scorso anno. Numeri che valgono la seconda fetta più consistente nel panorama regionale (il 24%), dietro solo ad Ancona (31%). Buttando un occhio sulle serie storiche, ecco però che il -7,8% fatto registrare tra 2007 e 2015 è significativo, come pure la percentuale finale di incidenza dell’export piceno rispetto a quello regionale: lo scorso anno la nostra provincia aveva chiuso con un 26% e quindi i primi dati di quest’anno non sono così favorevoli.

Sempre sul fronte dell’analisi storica, un dato interessante è quello sul valore aggiunto: in agricoltura, industria, servizi e costruzioni, dal 2007 al 2015, si registra un calo verticale nel Piceno, con un picco negativo nelle costruzioni con un -35%. Dopo questo quadro generale preoccupante, ecco le note positive che vanno tutte inquadrate nel versante delle cosiddette ‘start up innovative’: la nostra provincia è la terza in Italia per numero di start up innovative rispetto alle società di capitali. Iniziative imprenditoriali spesso portate avanti dai giovani, fatto che porta a un altro dato: gli under 35 oggi rappresentano più del 30% delle nuove attività avviate. Un fermento che non è sfuggito al mondo universitario, che dal canto suo ha messo in campo una ventina di spin-off.

Proprio su questo fronte è attiva la Cna, che ha messo in campo un concorso a livello nazionale. E dal Piceno sono arrivate già diverse risposte: meccanica d’avanguardia e strumenti di comunicazione per la produzione di droni al servizio dell’edilizia e dell’agricoltura; un’agenzia di marketing innovativa che sviluppa prodotti di comunicazione insieme ai clienti; una start up che si propone come produttore, al momento unico nel centro Italia, per le esigenze di benzinai e gommisti. Sono questi alcuni esempi delle start up che grazie alla Cna Picena potranno partecipare al concorso che mette in palio aiuti concreti (di promozione ed economici) per il consolidamento dell’attività appena avviata. «Il progetto – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – si chiama ‘Cambiamenti’ e come Cna Picena stiamo stimolando le giovani imprese del territorio a partecipare».

d.l.