L’ospedale Mazzoni
Ascoli, 25 giugno 2016 – E’ la lamentela di una figlia e nipote quella riportata di seguito e che sottolinea come il servizio sanitario pubblico purtroppo non sia sempre uguale per tutti.
E’ la storia di come tra la richiesta di un servizio non a pagamento e di uno a pagamento, entrambi da effettuarsi in una struttura ospedaliera pubblica, la seconda abbia sempre una corsia preferenziale.
«Sia mia madre che mia zia – racconta una donna ascolana – sono state operate al ginocchio alla casa di cura Villa Serena di Pescara. Dopo l’intervento dovevano sottoporsi ad un esame di controllo e così abbiamo deciso di prenotare due radiografie all’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli. Dapprima telefona mia madre al centro unico di prenotazione e le danno appuntamento da lì a qualche tempo. Poi telefona mia zia e le dicono che i tempi di attesa sarebbero stati più lunghi. Allora, per non attendere troppo decide di prenotare a pagamento. Ebbene, le fissano la radiografia nello stesso giorno di mia madre, per il quale, però, le avevano riferito che non c’era posto. Ma non è finita qui. Il giorno dell’esame radiografico, una volta finito, entrambe attendono la risposta. Ma a mia zia, perché aveva pagato, gliela danno subito. A mia madre, invece, che non aveva pagato, le dicono che dovrà aspettare fino al 24 giugno. Insomma, una disparità di trattamento inconcepibile solo perché una a pagato e l’altra no».