Speranza di vita per tre pazienti grazie alla donazione di organi

Il grande gesto dei familiari di Maria Grazia Angelini

Trapianti, un'equipe medica al lavoro (Ansa)

Trapianti, un'equipe medica al lavoro (Ansa)

Ascoli, 15 dicembre 2014 - Gli organi prelevati alla donna deceduta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto, nella giornata di sabato, a seguito di un’ischemia cerebrale, sono stati trapiantati nella prima mattinata di ieri a tre pazienti che ora potranno avere nuove speranze di vita

La vittima del malore si chiamava Maria Grazia Angelini e aveva 60 anni. I familiari hanno compiuto un grande gesto di generosità, decidendo, appena appresa la terribile notizia che non gliel’avrebbe fatta, di donare gli organi della congiunta.

Nell’ospedale di San Benedetto, completati tutti gli accertamenti clinici e di compatibilità, per opera del personale medico coordinato dal dottor Paolo Rossi, responsabile locale per il NIT (North Italy Transplant) di Milano, poco prima della mezzanotte sono arrivate le equipe chirurgiche degli ospedali di Ancona e Milano, per prelevare gli organi da reimpiantare sui pazienti compatibili e in lista d’attesa.

L’equipe giunta da Milano per prelevare il cuore, dopo aver verificato la situazione dell’organo, ha ritenuto di dovere rinunciare. Per il nord dell’Italia è invece partito un rene.

All’ospedale Torrette di Ancona sono stati trapiantati il fegato e un rene.

Sono ancora nell’ospedale di San Benedetto le due cornee prelevate dal personale medico del reparto di Oculistica del Madonna del Soccorso e che in giornata saranno trasferite alla Banca delle Cornee di Fabriano.

L’intervento di prelievo degli organi si è prolungato perché era sopraggiunto un problema. Mentre il chirurgo stava prelevando il fegato, da Ancona era giunta la notizia che forse non avrebbe fatto in tempo a salvare la persona che lo doveva ricevere.

Momenti di grande apprensione, poi l’ok dall’ospedale Dorico e la corsa al prelievo e al trasporto dell’organo, che è stato trapiantato con successo. La speranza è che il paziente che l’ha ricevuto ne tragga l’auspicata salvezza.

Nel corso di quest’anno che volge al termine, nell’ospedale di San Benedetto ci sono stati tre prelievi multi organi, che sono abbastanza per una piccola realtà sanitaria. E’ il frutto di un particolare impegno del personale medico e paramedico della Rianimazione, della Chirurgia, del Laboratorio di Analisi, degli Anestesisti, che lavorano in equipe per il raggiungimento dell’obiettivo, ma ci sono anche gli autisti e lo staff del 118, oltre ai vari Uffici del nosocomio che devono risolvere tutte le pratiche che il caso richiede.