Parcometri senza pos, la Saba: "La sosta si paga e basta"

La concessionaria apre alla possibilità di utilizzare lo smartphone

MULTE In caso di mancato pagamento scatta la sanzione (foto Labolognese)

MULTE In caso di mancato pagamento scatta la sanzione (foto Labolognese)

Ascoli, 22 luglio 2016 - Comune e Saba dovranno incontrarsi per discutere tutta una serie di questioni sulla sosta in città. Intanto, la multinazionale ha dato un anticipo sulla questione dei parcometri. Nei giorni scorsi era stata sollevata una questione da uno sito specializzato in diritto, che in sostanza aveva detto che se le ‘macchinette’ non sono provviste di pos l’automobilista può non pagare la sosta.

Questa l’interpretazione di un articolo della legge di stabilità da parte di questo sito che però aveva portato con sé diversi interrogativi, visto che si parlava del fatto che l’utente potesse sentirsi ‘legittimato a non pagare’. Una presa di posizione che comunque aveva fatto discutere, tanto che la Saba ha risposto alla richiesta di chiarimenti formulata dal Comune in tal senso. «L’uso delle carte bancarie è solo uno (scritto in maiuscolo, ndr) dei modi possibili di pagamento della sosta, poiché rimangono disponibili altri sistemi quali le monete, il grattino, il cellulare con apposite app: l’indisponibilità del lettore di carte bancarie quindi non esime il cittadino dal rispettare una norma del Codice della strada. Ad avvalorare ciò è il fatto che in caso di parcometro non funzionante la legge prevede che si debba cercarne uno che funzioni e quindi pagare. In caso di impossibilità nell’utilizzo di uno dei modi di pagamento non è possibile esimere l’automobilista dal pagamento».

Questa, in soldoni, la risposta della concessionaria della sosta Saba/Aipark; che poi ha aggiunto anche altre osservazioni nella sua risposta: «La norma della legge di stabilità non ha carattere esclusivo, ma stabilisce che la sosta può essere pagata anche in via elettronica. La legge, nella parte inerente la regolamentazione del pagamento a mezzo carte bancarie, non può essere ritenuta pienamente efficace in quanto non risultano ad oggi emanati i regolamenti di attuazione previsti».

Niente decreti attuativi, nessuna operatività della norma. Ma la posizione di Aipark non è di chisura, tanto che si dice «a favore dell’incentivazione dei pagamenti elettronici, perché indirizzano il nostro settore verso la digitalizzazione del sistema. Ma dovrà sempre essere disponibile il pagamento in contanti per questa tipologia di servizio pubblico». In conclusione, la stessa azienda ha inviato istanze di chiarimento riguardo a questa norma al Ministero delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti e all’Agenzia per l’Italia digitale. Nell’occasione ha chiesto una proroga «oltre il 30 giugno 2016 per quei parcometri che alla data non erano ancora muniti di lettore di carte bancarie; la possibilità di considerare i sistemi per il pagamento con le modalità ‘mobile’ come alternativa all’uso delle carte bancarie; un incontro per elaborare una pianificazione ragionevole dell’adeguamento, per predisporre budget, piani di lavoro e le varie valutazioni tecniche; una tavola rotonda con Mit e Anci».