Giovedì 18 Aprile 2024

Perde tutto al videopoker e finge una rapina

San Benedetto, la messa in scena è stata smascherata dai carabinieri

Un giocatore di videopoker

Un giocatore di videopoker

San Benedetto del Tronto (Ascoli), 20 gennaio 2015 - Perde tutto il denaro con il videopoker e non sapendo come giustificarsi con la compagna, inventa di essere stato aggredito, ferito e rapinato sotto il pontino lungo di via Calatafimi. L’episodio, che in un primo momento aveva fatto ipotizzare un grave fatto di cronaca, è stato messo in scena nel tardo pomeriggio di venerdì, quando l’uomo, un quarantenne d’origine pugliese, peraltro con un provvedimento di foglio di via obbligatorio che gli vietava di stare a San Benedetto, si è presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale con il volto sanguinante.

Al personale sanitario ha riferito di essere stato aggredito e rapinato da quattro tunisini che gli avevano rubato il portafoglio e l’avevano ferito con un coltello. La gravità del caso ha fatto scattare la richiesta d’intervento dei carabinieri, che si sono messi subito all’opera per capire la dinamica di quanto accaduto. Si sarebbe trattato di un nuovo caso d’allarme sociale in un centro cittadino già alle prese con furti, danneggiamenti, incidenti in certi incroci e via dicendo. Terminate le medicazioni, i carabinieri hanno accompagnato l’uomo in caserma per «raccogliere» la denuncia di quanto gli era accaduto.

Ha raccontato di essere stato avvicinato dai quattro giovani tunisini che gli avevano fatto tirare fuori il portafogli, d’aver avuto con loro una colluttazione e di essere stato colpito al volto, di striscio, con un coltello. Un dato, questo ultimo, che non quadrava neanche ai sanitari, così è stato costretto a cambiare versione sul tipo di arma. Un racconto cui i carabinieri non hanno abboccato ed è venuta fuori la verità. Il pugliese aveva architettato la storia per giustificare lo sperpero di denaro al videopoker in una sala slot del centro. Messo alle strette il quarantenne ha confessato di essersi inventato tutto. Ha raccontato d’aver riscosso un assegno di alcune centinaia di euro, per lavoretti fatti in precedenza. L’aveva cambiato in banca e si era subito infilato nella sala giochi, per tentare la fortuna, invece ha perso tutto. Ha inventato la finta rapina e per essere maggiormente credibile, si è ferito al volto con il collo spezzato di una bottiglia. Accompagnato dai militari dell’arma, il quarantenne ha fatto ritrovare il portafoglio e anche il pezzo di vetro con cui si era procurato le ferite. Ora deve rispondere di: inosservanza al foglio di via obbligatorio e simulazione di reato.