Peschereccio imbarca acqua ma riesce a raggiungere il porto

Il ‘Maria Romani’ chiede aiuto a 38 miglia da terra, arriva la capitaneria ma nel frattempo l’equipaggio aveva tamponato la falla e così l’imbarcazione è stata scortata dai militari fino alla banchina

La motovedetta della Capitaneria scorta il peschereccio

La motovedetta della Capitaneria scorta il peschereccio

San Benedetto, 21 giugno 2016 - Salta un pezzo di stoppa tra le doghe e lo scafo del peschereccio Maria Romani, della marineria sambenedettese, ha iniziato a imbarcare acqua. Un problema di poco conto anche perché il natante era ben fornito di pompe per il prosciugamento della sentina, ma il comandante ha chiesto ugualmente il supporto della capitaneria di porto, annunciando la presenza di una falla e di trovarsi in navigazione a circa 38 miglia dal porto di San Benedetto.

L’allarme è stato dato intorno alle ore sette di ieri mattina, via radio, sul canale VHF. Le autorità marittime hanno fatto scattare il dispositivo di soccorso coordinato dalla Sala Operativa della Guardia Costiera che ha disposto l’invio della motovedetta CP 2086 e il dirottamento del peschereccio «Marina», il natante più vicino a quello in difficoltà, per fornire la prima assistenza. L’unità navale della Guardia Costiera ha navigato alla massima velocità consentita, nonostante le non perfette condizioni del mare, per circa 2 ore prima di intercettare l’unità in difficoltà. Nel frattempo l’equipaggio del motopesca aveva tamponato, provvisoriamente, la falla e attivato le pompe di esaurimento di bordo. Accertato che le condizioni di galleggiabilità dell’imbarcazione non erano compromesse, il motopesca ha fatto rientro, a bassa velocità, nel porto di San Benedetto, dove è giunto alle ore 13 circa, scortato dalla motovedetta della Guardia Costiera.

Nel primo pomeriggio il peschereccio è stato tirato a secco nei cantieri navali Ascolani, dove è stata scoperta la causa della falla. Tra le doghe era saltato un tampone di stoppa lungo una trentina di centimetri. La capitaneria ha già avviato gli accertamenti di rito per accelerare l’iter burocratico e consentire all’armatore Romani e il suo equipaggio di riprendere quanto prima l’attività lavorativa.

Marcello Iezzi